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Un weekend (29 maggio-2 giugno) all’insegna del buon cibo con incontri e degustazioni per scoprire la biodiversità, con cuochi, allevatori e produttori. Questo e molto altro tra le offerte dello “Slow Food Theater” ai visitatori di Expo2015

Quanto costa produrre carne di qualità? Quali sono le conseguenze del land grabbing? Slow Food porta a Expo2015 i grandi temi legati al cibo buono in un lungo week end (29 maggio-2 giugno), con incontri e degustazioni all’insegna della scoperta della biodiversità di scena allo “Slow Food Theater” (info: www.slowfood.it).
Si comincia il 29 maggio con la “Festa del latte”, un incontro-dimostrazione in cui Marco Fustinoni, casaro quarantenne originario della Valle Brembana (Bg), racconta e produce in diretta lo Stracchino delle Valli Orobiche con strumenti e tecniche affinate in secoli di tradizione casearia. Si passa poi il 30 maggio a “La colatura di alici di Cetara: da Plinio alla cucina del XXI secolo”, dove il ristoratore Pasquale Torrente (Ristorante Al Convento) di Cetara, nella Costiera Amalfitana parla della riscoperta di uno dei condimenti più antichi della gastronomia mondiale: la colatura tradizionale di alici di Cetara, storico Presidio Slow Food e prodotto emblematico delle straordinarie potenzialità della piccola pesca.
Sempre il 30 maggio verrà proiettato il film “Land Grabbing or Land to Investors?” di Alfredo Bini che si basa sull’ambiguità sullo sfruttamento delle terre, tra accaparramento delle terre e opportunità di sviluppo. Il film focalizza l’attenzione su come i massicci investimenti in terre agricole, volti a promuovere le politiche di food e water security, mettano in realtà a repentaglio i diritti e le risorse fondamentali delle popolazioni che abitano quei luoghi. Il 31 maggio l’incontro “Quanto costa un hamburger?”. Pagare 1 euro per mangiare un hamburger sembra un buon affare: ma davvero è possibile offrire un panino con 100 grammi di carne a quel prezzo? Quanto costa davvero produrre carne di qualità? Prova a dare qualche risposta Sergio Capaldo, veterinario e creatore del Presidio Slow Food della razza piemontese. Lo stesso giorno ci sarà “È biologico!”, dove si parlaerà della crescita della domanda e perché è la stessa Madre Terra a chiedere di praticare un’agricoltura più pulita. Ma che storia ha l’agricoltura biologica in Italia? E soprattutto, quali sono le prospettive per il futuro? Rispondono a tali quesiti alcuni dei protagonisti della storia del biologico in Italia.
Il 2 giugno, infine, “Un’Alleanza tra cuochi e produttori per salvare la biodiversità”, incontro per cercare di creare un patto forte tra chi custodisce la biodiversità alimentare e chi può farne il migliore uso, scopo anche dell’“Alleanza Slow Food dei cuochi”. A raccontare l’associazione Roberto e Alessandra Casamenti del ristorante La Campanara di Galeata, tra i primi ad aver aderito al progetto.

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