02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

“Contro la disoccupazione, la terra e la sua coltivazione rappresentano per molti un luogo di rifugio e sicurezza”. A dirlo Giovanni Avagnina, presidente nazionale degli Elicicoltori (allevatori di lumache) Italiani, che crescono nel Belpaese

“Una risposta alla crisi economica può nascere dalla terra, dal suo rapporto naturale con i suoi frutti e dalla semplicità nella produzione. Oggi prodotti un tempo sconosciuti, sono venuti alla ribalta seguendo questa semplice filosofia”. A dirlo Giovanni Avagnina, presidente nazionale degli Elicicoltori Italiani, che spiega il segreto del successo finanziario degli ultimi anni, che ha investito l’allevamento delle lumache (info: www.istitutodielicicoltura.com).
“Contro la disoccupazione e l’aumento delle incertezze legate al mondo economico, la terra, la sua coltivazione, e la vita a contatto con la natura, rappresentano per molti un luogo di rifugio e sicurezza. Nel nostro settore, ci siamo affermati con uno standard qualitativo di alto profilo, e riusciamo a trasferire la certezza di un reddito sicuro, a chi segue le nostre direttive nell’allevamento del mollusco: l’“Incontro internazionale di Elicicoltura” n. 44, in programma per settembre, ha la prerogativa di valorizzare e promuovere questa nuova risorsa del paese. Nel 2015 i nuovi elicicoltori sono aumentati del 50% rispetto ai neofiti dell’anno precedente. Un dato non trascurabile in contrapposizione rispetto alla tendenza del mercato, è che al primo posto vi è l’interesse per la natura e la biologia, da qui ne deriva il riscontro economico dell’azienda. Un altro dato importante del 2014 che avvantaggia gli allevatori, è l’ulteriore crescita del prodotto “lumache fresche”.
Sempre più consumatori si orientano nella scelta del prodotto - al naturale -, un tempo destinato prevalentemente ai ristoratori, a causa dei tempi più lunghi di preparazione. Questo segmento così, ha segnato sul totale dei consumi, quasi un 6% in più, a discapito del prodotto lavorato e conservato, arrivando al 78% per il vivo, il 14% per il surgelato, relegando il conservato all’8% (in netta controtendenza rispetto agli anni precedenti). Gli allevatori sono diventati più forti, e dopo aver superato l’industria conserviera, arrivano direttamente al consumatore, ottenendo di conseguenza prezzi più remunerativi, a vantaggio della qualità. L’alta qualità organolettica del prodotto è uno dei punti saldi dell’azienda elicicola.
“Trattiamo - continua Avagnina - un alimento coltivato e cresciuto in piena naturalità, in assenza di utilizzo di chimica e soprattutto con bassa percentuale di grassi. È un prodotto proteico, facilmente digeribile e ricco di sali minerali. Inoltre sta crescendo anche l’interesse dell’alta cucina: una decina di chef italiani pluristellati ha incentrato la propria attenzione sulle lumache di allevamento. Si è verificato anche un incremento straordinario delle sagre e delle feste popolari negli 8.000 comuni italiani, dove le lumache hanno preso il posto di prodotti anche ricercati e di lontana provenienza, creando così un nuovo fermento fra la gente in cerca di prodotti locali e naturali. Infine, un elemento non trascurabile, è la crescita del consumo di creme di bellezza a base di elicina (la bava delle lumache Helix). Fin dai tempi antichi si conoscevano le peculiarità del secreto del mollusco nella cura delle infiammazioni dello stomaco e delle vie respiratorie, e già nelle Terme, secondo Plinio, i Romani utilizzavano le lumache vive per levigare e rendere bella la cute del corpo. In questi anni queste indubbie e forti caratteristiche della bava - conclude - sono diventate di grande interesse in tutto il mondo, e si sta consolidando un grande mercato legato al mondo della cosmesi e delle sue applicazioni più varie”.
La produzione delle lumache di terra ha ormai un doppio mercato: quello fondamentale destinato alla gastronomia e quello di tutti i prodotti derivati dalla secrezione della bava del mollusco. Nel 2014 già il 6 % del mollusco è stato destinato a questa nuova strada, con percentuali di crescita molto forti e interessanti. Le ultime parole del presidente nazionale degli elicicoltori sono per la manifestazione di scena a Cherasco (Cuneo): “con il Congresso, Cherasco si affermerà ancora una volta come “la capitale della lumaca”. Grazie alle iniziative promosse dall’Associazione Nazionale Elicicoltori e dall’Istituto di Elicicoltura, si riuniranno gli studiosi, gli allevatori, gli appassionati e i gastronomi, per celebrare in maniera adeguata i molti fasti del mollusco”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli