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Creare un “Voucher Expo” grazie al quale le imprese aderenti potranno proporre e realizzare la formazione dei propri dipendenti in linea con i temi dell’Expo. Questa la proposta di Fonarcom per il finanziamento delle attività di formazione continua

Creare un “Voucher Expo” grazie al quale le imprese aderenti potranno proporre e realizzare la formazione dei propri dipendenti in linea con i temi dell’Esposizione universale. Questa la proposta dal fondo interprofessionale Fonarcom per il finanziamento delle attività di formazione continua. La proposta di formazione si concentra su tematiche come alimentazione, agrobiodiversità, agricoltura biologica, smart cities e sostenibilità ambientale in genere.

“Il Voucher Expo è lo strumento che permetterà alle aziende di confrontarsi con temi nuovi in tempi brevi e a costo zero - spiega Andrea Cafà, presidente del Fondo e della Confederazione Datoriale Cifa - gli argomenti dell’Expo sono esattamente gli stessi con cui esse debbono confrontarsi per crescere. Del resto, senza investimenti nella capacità di migliorare le competenze aziendali, sia i modelli imprenditoriali innovativi sia le idee di sviluppo sostenibile presenti a Expo sono destinati a rimanere una meravigliosa vetrina”.

“Per il sindacato - dice Marco Paolo Nigi, vicepresidente del Fondo e segretario generale della Confasal - è importante incrementare la crescita professionale dei lavoratori anche attraverso strumenti nuovi. Voucher Expo ha la peculiarità di coniugare l’innovazione d’impresa con una storica tradizione italiana, quella del cibo e dell’alimentazione, tra le poche in cui possiamo continuare a eccellere su scala internazionale. Si tratta, dunque, di un’occasione importantissima per lavoratori e aziende, e, in generale, per il lavoro e la crescita”.

Il voucher - il bando è già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 maggio - avrà una dotazione iniziale del Fondo 500.000 euro. L’avviso è rivolto ad aziende aderenti al Fondo con modalità di accesso “a sportello” e il contributo è stabilito in scaglioni variabili in base al numero dei dipendenti dell’azienda per un massimo di 6.300 euro complessivi.

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