02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Expo rilancia il ruolo degli agricoltori “custodi del paesaggio”. “Eroici” come le loro viti o produttori di cibo buono e sostenibile, soprattutto giovani, è l’invito anche del Papa. Cibo e paesaggio celebrati nell’arte a Expo. Focus: Expo & giovani

Non Solo Vino
La vigna di Firriato a Favignana protagonista ad Expo

Dalla produzione al mercato, tra i tanti “impegni” che si sono presi gli agricoltori, l’Expo è l’occasione per rilanciare il loro ruolo di “custodi del paesaggio”. E che siano “eroici” come i terreni su cui coltivano le loro viti o produttori di un cibo che, oltre che buono, sia anche “bello e sostenibile”, questo ruolo li accomuna in ogni angolo del Pianeta. È l’invito rivolto anche da Papa Francesco nel suo messaggio all’Esposizione, ad essere “custodi del giardino che ci è stato affidato”. Tra le riflessioni al centro di Expo c’è il fondamentale contributo che l’agricoltura dà, in termini non solo economici e sociali, ma anche sostenibili, a quel paesaggio culturale, di cui l’Italia è simbolo, che non necessita solo di conservazione, ma anche di progettazione, evoluzione, innovazione per rispondere alle sfide alimentari, e non solo, del futuro. Accanto alle soluzioni tecnologiche più innovative, nel Padiglione della Santa Sede è esposta “L’Ultima Cena” del Tintoretto, solo una delle numerose opere d’arte, dall’antichità all’arte contemporanea, in mostra all’Esposizione - che nel primo weekend ha già attratto mezzo milione di visitatori - o in occasione di questa, per ricordare proprio quanto il legame tra l’uomo, il cibo e l’ambiente sia ancestrale e ricco di significati, celebrato nei secoli della storia dell’arte.
“Il primo maggio è iniziata la nostra Expo - ha detto in un messaggio agli agricoltori italiani per l’apertura di Expo il presidente di Confagricoltura Mario Guidi - perché si svolge in Italia dopo 109 anni, perché dedicata all’agricoltura nel suo significato più ampio. E, soprattutto, perché noi agricoltori di oggi abbiamo l’occasione di far conoscere il nostro contributo alla soluzione del problema fondamentale dell’umanità: nutrire il Pianeta. Nostra perciò come italiani, come agricoltori, come custodi della Terra. In questi sei mesi sarà bello visitare l’Expo di Milano e sarà altrettanto bello ed efficace comunicare, ognuno nella propria realtà territoriale, cosa è l’agricoltura oggi, quale contributo può e sa dare all’economia, quali valori sociali custodisce e propone al proprio ambiente”. E se proprio stasera la cantina siciliana Firriato celebra la viticoltura eroica del Mediterraneo, e, in particolare, nei territori delle isole minori della Sicilia, come Favignana nelle Egadi e Pantelleria, in uno speak-easy nel Cluster Bio Mediterraneo, dedicato ai temi della sostenibilità ambientale, del rispetto della natura e di come moderna enologia sia impegnata nella ricerca di un’eccellenza enologica che possa valorizzare i delicati equilibri degli ecosistemi in cui opera (www.firriato.it), a ricordare che “il cibo italiano non è solo buono e bello, ma anche sostenibile” è Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, all’Expo con il Padiglione “CibusèItalia” (inaugurato dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e dal vice Ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda; www.cibusexpo2015.it): “il mondo è alla ricerca di un modello alimentare da seguire, noi siamo qui per dire che quello italiano si pone su scala globale come modello di produzione e consumo sostenibili, che è riuscito a mantenere, in ogni fase della sua filiera (dall’agricoltura alla trasformazione), un perfetto equilibrio tra rispetto dell’ambiente e l’eccellenza dei prodotti”.
Lo spunto per riflettere arriva da Cesare Feiffer, il quale, nell’editoriale di “recuperoeconservazione”, la rivista mensile che dirige, che il celebre architetto ha segnalato a WineNews, scrive come di come il paesaggio culturale viva “in uno stato di degrado e alterazione. Uno stato che vede la prassi operativa della valorizzazione-conservazione del paesaggio in maniera assai arretrata perché sostanzialmente priva di esperienze realizzate … Come nel restauro architettonico, anche in quello del paesaggio, da un lato la qualità dei risultati è data dalla specializzazione e dalla cultura, dall’altro gli esempi trasmettono più facilmente procedure e soluzioni potendo facilmente adattare il metodo ad altre realtà. Le ragioni di tale povertà culturale sono dovute dal fatto che in Italia si è praticamente scoperto il paesaggio poco prima dell’Expo e sebbene ora chiunque si schieri a favore della sua conservazione e del riuso compatibile delle risorse naturali e contrario alla proliferazione del cemento, in realtà questa è una cultura assente a tutti i livelli: professionale, universitario e politico”.
Eppure del rapporto tra il cibo e l’ambiente l’Expo è portavoce, e la celebrazione di questo legame è affidata non solo all’espozione di tante nuove soluzioni tecnologiche, ma in molti casi anche alle opere frutto di secoli di storia dell’arte, con l’estetica del cibo interpretata secondo la cultura e le tradizioni proprie di ogni Paese del mondo. Dal Tintoretto esposto nel Padiglione del Vaticano alla mostra “L’arte in Bottiglia. I 100 anni dell’iconica bottiglia Coca Cola”, a Eataly che all’Expo ha scelto di raccontare la biodiversità italiana anche attraverso l’arte (sotto il claim “The answer is blowing in the wind”): , esponendo all’Esposizione con l’aiuto del celebre critico Vittorio Sgarbi, nella mostra “Il tesoro d’Italia”, un centinaio di opere autentiche, dal Medioevo all’arte contemporanea, per dimostrare come l’arte in Italia sia stata fortemente caratterizzata dalla biodiversità di partenza delle regioni italiane: da Tiziano a Donatello, dal Perugino al Mantegna, da Mario Sironi a Enzo Cucchi, passando per Gio Pomodoro. Al rapporto tra il cibo e l’arte è dedicato infine, anche l’unico Padiglione “FuoriExpo”: l’”Art&Foods” alla Triennale di Milano (diventato anche la Casa del Prosecco; www.consorzioprosecco.it).

Focus - Expo per i giovani, consumatori, produttori e custodi del territorio di domani. Il Ministro dell’Istruzione Giannini: “bisogna entrare sempre più nelle scuole”. Spazio anche all’ambiente di domani
“Bisogna entrare sempre più nelle scuole, siamo ultimi tra i Paesi dell’Ocse. Un bambino su due è in sovrappeso”. Lo ha detto il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, in visita oggi all’Expo a Milano, per inaugurare il “Joy of Moving Day”, un nuovo metodo educativo fondato su “Muovendosi, ispirandosi e giocando”, e basato su ricerche recenti sostenute dalla Fondazione Ferrero di Alba, capace di contribuire allo sviluppo psicomotorio del bambino e del cittadino di domani, con Giuseppe Sala, Commisario Unico dell’Expo, e il presidente del Coni Giovanni Malagò (www.ferrero.it).
La corretta alimentazione e lo sport, a partire dai giovani, sono al centro stasera anche della partita Zanetti and Friends Match for Expo Milano 2015, allo Stadio San Siro di Milano, che vedrà scendere in campo i migliori calciatori di ieri e di oggi impegnati tra calcio, spettacolo e alimentazione, da Javier Zanetti, Ambassador di Expo Milano 2015, a Roberto Baggio, da Franco Baresi a Hernan Crespo, Paolo Maldini, Christian Vieri e Gianluca Zambrotta in nome della nutrizione infantile (www.zanettiandfriends.com).
Dai giovani consumatori di domani ai giovani produttori e custodi del paesaggio, domani la Cia-Confederazione italiana agricoltori promuove a Expo la giornata “Giovani: il vivaio da coltivare per far crescere il Paese”, al Teatro della Terra al Biodiversity ParK, per raccontare il futuro della campagna attraverso le proposte di cui sono protagonisti tanto i giovani imprenditori agricoli quanto i consumatori, tra imprese di successo e start-up che disegnano anche in una prospettiva di cooperazione internazionale il futuro agricolo fondato sulla valorizzazione e salvaguardia della biodiversità, la ricerca e il protagonismo sociale economico e culturale degli agricoltori, il benessere legato all’ambiente rurale come luogo delle armonie - e in questo ambito sarà presentato il progetto delle fattorie sportive - e luogo delle esperienze e qui si esalta la funzione delle fattorie didattiche che peraltro organizzano in Expo dei laboratori didattici (www.cia.it).
La Coldiretti mette al centro invece il paesaggio di domani, con gli effetti del surriscaldamento climatico dal vivo, dalle banane all’avocado prodotti in Italia fino all’extravergine di oliva ottenuto dagli ulivi che sono arrivati a ridosso delle Alpi, in mostra domani nel suo Padiglione (www.coldiretti.it).

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli