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Jamie Oliver, lo chef inglese protagonista di uno dei primi programmi di cucina in tv, dà guerra anche su internet al cibo spazzatura e lancia una petizione su change.org per l’educazione alimentare pratica obbligatoria nelle scuole nel mondo

La sua battaglia va avanti già da alcuni anni in Uk, ma adesso, Jamie Oliver, lo chef inglese protagonista di uno dei primi programmi di cucina in tv alla Bbc, dà guerra anche su internet al cibo spazzatura e lancia una petizione a livello mondiale su www.change.org (la più grande piattaforma di petizioni on line del mondo) per portare l’educazione alimentare, come pratica obbligatoria in tutte le scuole.
“Penso che la scuola - aveva già annunciato Jamie Oliver in un’intervista esclusiva a WineNews al Salone del Gusto di Torino - sia un posto fantastico per cominciare ad educare i bambini al cibo, lo dico da genitore di quatto figli. La cosa più bella che tu possa fare è divertirti con il cibo, perché il cibo è divertimento, non c’è niente di cui essere spaventati. Quello che vorremmo fare, sia a scuola che a casa, è far ispirare i bambini dal cibo, far capire loro da dove viene, che effetti ha sul corpo. Il compito che spetta a genitori e Governo è quello di far sì che i bambini da subito facciano le scelte giuste in materia di alimentazione”.
Adesso chiede di condividere la sua battaglia sui social network e farla girare. “Per dieci anni - ricorda - ho promosso il cibo sano negli show televisivi. Ora ho urgentemente bisogno del vostro aiuto perché le cose cambino. In questo momento stiamo affrontando un’epidemia mondiale di obesità, con 42 milioni di bambini di meno di cinque anni sovrappeso oppure obesi in tutto il mondo. Il risultato è che la prossima generazione vivrà meno dei propri genitori se non verrà fatto nulla per correggere queste statistiche allarmanti. È essenziale - sottolinea - che armiamo le future generazioni con le strategie di vita di cui hanno urgentemente bisogno per condurre vite più sane, più felici e più produttive. Io credo fermamente che questo sia un diritto umano di ciascun bambino e spero che voi siate d’accordo con me. Se potete aiutarmi a far firmare questa petizione a milioni di persone, possiamo creare un movimento abbastanza forte da costringere tutti i governi del G20 ad agire. L’educazione alimentare farà la differenza nelle vite delle prossime generazioni, quindi per favore aiutateci. Non possiamo farcela senza di voi. Firmate, condividete e spingiamo i Governi a fare la cosa giusta”.
E delle 300.000 firme richieste, 242.000, ad ora, sono già arrivate: http://goo.gl/vxxQAR.

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