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“Per Eataly Verona ci siamo dati una data con l’architetto Mario Botta: 8 dicembre 2017. Sarà un santuario, tributo al Triveneto, che ridà vita a un luogo dimenticato. All’estero? Eataly San Paolo aprirà il 12 maggio”: così a WineNews Oscar Farinetti

Non Solo Vino
Oscar Farinetti

“Ho visitato il cantiere con l’architetto Mario Botta, e ci siamo dati più o meno una data, che potrebbe essere l’8 dicembre del 2017. Sarà un grande Eataly, su 11.000 mq, molto bello, come un santuario. Il Veneto non ha grandi città predominanti, e abbiamo scelto Verona per celebrare il Triveneto, e per la posizione comoda, anche vicino all’autostrada, dove si può arrivare da Venezia, Brescia, Mantova, Bolzano. Ed ha un bel tema, il ghiaccio, con il nome “Frigorifero 1930””. Ecco Eataly Verona, nuova apertura della catena degli store dei prodotti italiani di qualità, raccontata a WineNews dall’ideatore Oscar Farinetti, a Verona, tra un evento e l’altro attorno al Vinitaly, ma anche per seguire di persona i lavori della sua prossima creatura. Che sorgerà nel vecchio stabilimento del ghiaccio della città, rivisitato dall’archistar Mario Botta, firma di tanti prestigiosi edifici in tutto il mondo (e, nel vino, della cantina Petra a Suvereto, del gruppo Terra Moretti, ndr), in linea, come ribadisce Farinetti, con la filosofia “mattoni zero” su cui si basa “la scelta di Eataly di ridare vita a luoghi dimenticati”.

E poi, la conferma delle aperture all’estero, come “Eataly San Paolo in Brasile di cui c’è la data, che vi dico, il 12 maggio - dice Farinetti a WineNews - quindi Mosca, ma non sappiamo la data perché ci sono da risolvere problemi di dogane, il secondo Eataly New York, Seoul, Monaco di Baviera, per un totale di cinque aperture all’estero che speriamo di fare tutte quest’anno. E continuando a puntare sull’estero, perché in Italia siamo nelle principali città. Perché Eataly piace, e soprattutto piace ai miei figli, ed ai miei soci”.

Nuove aperture che sono solo parte dei numerosi progetti del vulcanico patron di Eataly, tra “Bolla Ciao” - “una caduta di stile? No no, anzi è bellissimo - dice Farinetti a WineNews - in realtà volevo chiamarlo “Bella Ciao” ... sono bolle, e la risposta è nelle vendite: non abbiamo mai venduto tante bollicine come grazie a questo vino - e il nuovo libro “Mangia con il pane”, il mantra che gli ripeteva la nonna, dedicato al padre comandante partigiano, anche come occasioni “per parlare di altri temi, come l’anniversario n. 70, quest’anno, della Resistenza”.

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