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“L’Ue deve fermare la produzione del foie gras, che si produce ingozzando oche e anatre”: è il senso della petizione con 320.000 firme raccolte da 4 Ong e presentata alla Commissione europea da tre europarlamentari contro il prelibato paté

“L’Ue deve fermare la produzione del foie gras, che si produce ingozzando oche e anatre”: è il senso della petizione con 320.000 firme raccolte da 4 Ong e presentata alla Commissione Europea da tre europarlamentari, il laburista britannico David Martin, l’indipendente di sinistra tedesco Stefan Eck e l’olandese del ’Partito degli Animali’ Anja Hazekamp contro il prelibato paté.
I rappresentanti delle Ong (la “Albert Schweizer Foundation for our contemporaries”, la “Compassion in World Farming”, la “L214” e la “Peta Uk”) ed i tre parlamentari hanno incontrato il gabinetto del commissario Vytenis Andriukaitis, responsabile per la salute e la sicurezza alimentare, chiedendo di “passare all’azione” e fermare la produzione del foie gras in Francia, Belgio, Bulgaria, Spagna e Ungheria, i cinque paesi europei in cui l’allevamento con alimentazione forzata è ancora legale.
“Abbiamo fornito alla Commissione un patrimonio di prove scientifiche e di reclami formali contro le illegalità commesse nella produzione del foie gras, a cominciare dall’uso delle gabbie individuali vietate nella Ue dal 2011, ma la risposta è stata patetica”, ha osservato Peter Stevenson, responsabile di Compassion in World Farming.

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