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Produce beni agroalimentari ma promuove anche inclusione sociale, inserimento terapeutico e lavorativo, servizi a minori e anziani: è l’agricoltura sociale, la cui legge arriva in Parlamento e di cui si parla con For.Agri in Confagricoltura (4 marzo)

Crescono le aziende e le cooperative, che oltre a produrre beni agroalimentari promuovono l’inclusione sociale, l’inserimento terapeutico e lavorativo di soggetti deboli e svantaggiati, l’organizzazione di servizi per minori e per anziani: è questa l’agricoltura sociale, molto diffusa in Italia, anche se ancora poco nota. In Parlamento è in dirittura d’arrivo la legge per regolarla, e il 4 marzo se ne parla in Confragricoltura a Palazzo Della Valle a Roma, con il For.Agri, primo, e per ora l’unico, Fondo Interprofessionale che dedica attenzione al terzo settore, investendo specifiche risorse per questa agricoltura svolta a favore dei disabili e dei tossico dipendenti, per il recupero di imprese confiscate alla criminalità.

Ad illustrare i progetti finanziati dal For.Agri, fondamentali nel promuovere la formazione e sviluppare capacità e competenze di chi è direttamente coinvolto nella gestione e nell’attività delle aziende sociali, saranno, tra gli altri, il presidente del Fondo Stefano Bianchi, ed il direttore Roberto Bianchi, con il vice Ministro delle Politiche Agricole Andrea Olivero, con le case history del progetto della cooperativa sociale Madonita illustrato dalla presidente Serafina Volpe, e quello della cooperativa sociale Terre di Puglia - Libera terra con il presidente Alessandro Leo, insieme al presidente della Rete delle Fattorie Sociali Marco Di Stefano.

Info: www.foragri.com - www.confagricoltura.it

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