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Slow Food chiede ai genovesi di aprire le porte e ospitare pescatori, cuochi e i giovani delegati di Terra Madre per “Slow Fish” il salone dedicato al mondo della pesca e del pesce, di scena nel capoluogo ligure dal 14 al 17 maggio

Slow Food chiede ai genovesi di aprire le porte e ospitare pescatori, cuochi, accademici e i giovani delegati di Terra Madre per “Slow Fish”, salone dedicato al mondo della pesca e del pesce e agli ecosistemi acquatici, di scena al Porto Antico di Genova, dal 14 al 17 maggio (www.slowfish.slowfood.it). I delegati provengono dall’Europa continentale e dai Paesi che si affacciamo sul Mediterraneo: dalla Gran Bretagna alla Croazia, dall’Olanda alla Mauritania, dall’Egitto alla Danimarca e alla Norvegia. L’invito a ospitare i delegati cela l’offerta di vivere la positiva esperienza che hanno fatto negli anni centinaia di famiglie torinesi, ospitando i delegati di “Terra Madre”, provenienti da tutto il mondo. L’esperimento è consolidato a Torino dove, in sei edizioni di Terra Madre, centinaia di cittadini hanno potuto conoscere personaggi straordinari, la loro cultura e le loro usanze. Si tratta spesso di persone alla prima esperienza all’estero che, grazie all’opportunità offerta da Slow Food, hanno affrontato un lungo viaggio, visto nuove realtà lontane anni luce dalla loro quotidianità e assaporato l’accoglienza italiana. Per offrire la propria ospitalità sarà sufficienze mettere a disposizione dell’organizzazione i posti letto in più a casa propria, mandando una mail a ospitalita@slowfood.it

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