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I suoni esaltano i sapori dei cibi: quelli acuti amplificano l’agrodolce, quelli più bassi i sapori amari. A dirlo è il professor Charles Spence che sta conducendo la ricerca “multi-sensory food perception” alla Oxford University

I suoni esaltano i sapori dei cibi: quelli acuti amplificano l’agrodolce, quelli più bassi i sapori amari. A dirlo alla National Public Radio è il professor Charles Spence che sta conducendo la ricerca “Percezione multisensoriale dei cibi” alla Oxford University.

“Il sapore è probabilmente una delle nostre esperienze più multisensoriali, perché coinvolge anche il gusto e l’odore, molto più di quanto pensiamo - commenta Spence - ma sono tutti i sensi che si uniscono per darci quella esperienza unificata di sapore, anche il suono. Pensate al crepitio delle patatine o suoni frizzanti di una bevanda gassata. Ci danno già un’idea di cosa mangiamo. Io credo che i suoni nell’ambiente possano anche influenzare la percezione del gusto: come mangiare pesce in riva al mare, ha un altro effetto rispetto a quando lo si mangia a casa”.

Il professor Spence sta attualmente lavorando su “synesthetic sounds”, uno studio che lega alcuni suoni ad alcuni cibi per migliorare l’esperienza complessiva del gusto. “È possibile, associando determinati suoni ai nostri pasti, modificare l’esperienza di gusto di circa il 5-10%. Per esempio con un cioccolato fondente o un caffè dolce, qualcosa di simile al Nessun Dorma di Pavarotti, è il complemento perfetto per contribuire a portare fuori i sapori amari dal cioccolato fondente o dal caffè”.

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