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C’è un luogo in cui tutte le espressioni made in Italy si incontrano (wine & food, design, moda, arte ...) ristorante, galleria d’arte, showroom e shop. È “Larte” di Fondazione Altagamma, a Milano, che, entro il 2019, aprirà 8 concept store nel mondo

Non Solo Vino
Ecco Larte, a Milano, l’innovativo progetto inspirato dalla Fondazione Altagamma

C’è un luogo in cui le tutte le più alte espressioni del made in Italy si incontrano (il cibo, la moda, il design, la cultura, l’arte, l’ospitalità, il servizio, l’innovazione e il retail), un ristorante, caffetteria, cioccolateria, hosteria, galleria d’arte, spazio espostivo temporaneo e shop, dove tutto viene presentato come fosse un’“opera d’arte” (l’arredo, per esempio, è fatto di pezzi unici, esposti ma anche in vendita, parte integrante dell’esclusiva shopping experience offerta ai clienti), pensato per mostrare il meglio della creatività italiana in tutte le sue forme. È “Larte”, a Milano, l’innovativo progetto inspirato dalla Fondazione Altagamma, nato per iniziativa imprenditoriale di alcuni tra i brand più famosi d’Italia, caso più unico che raro di un gruppo di aziende italiane che si alleano per promuovere il made in Italy, che ora punta all’apertura di 8 nuovi concept store entro il 2019, proponendosi come marchio per la valorizzazione e la promozione della migliore italianità nel mondo. Da Dubai ad Abu Dhabi, da Doha a Istanbul, da Gstaad a Londra, da Baku a New York, a rendere possibile l’obbiettivo di declinare “Larte” praticamente da un parte all’altra del mondo, e con “Larte” il genius loci e la migliore creatività italiana (ogni ristorante avrà chef, menu e personale italiani), è la partnership con due importanti gruppi imprenditoriali come Roya International, società di consulenza fondata nel 1998 con sede negli Emirati Arabi e oggi leader nel settore turistico e nel real estate, e Dogus Group, uno dei tre principali gruppi imprenditoriali turchi con un portafoglio di oltre 25 aziende attive in diversi settori, dal bancario all’automotive, dalla ristorazione all’hotellerie.
“Ad un anno dall’apertura - spiega Andrea Illy, presidente della Fondazione Altagamma, che riunisce aziende italiane di reputazione internazionale, che operano nella fascia più alta del mercato ‐ la risposta di critica e clientela è stata superiore alle aspettative e sono felice che attraverso l’internazionalizzazione, “Larte” stia ora per seguire il suo naturale destino, quello di essere ambasciatore nel mondo del migliore stile di vita italiano”. “Larte” ha aperto infatti a Milano il 1 ottobre 2013 per iniziativa di un gruppo di soci e partner d’eccellenza in svariati settori: Alessi, Artemide, Baratti & Milano, Bellavista, Ca’ Del Bosco, Caffarel, Cantine Ferrari, Capri Palace Hotel & Spa, illycaffè, Federico Regalia, Sanpellegrino e Santo Versace, a cui si sono recentemente aggiunti Allegrini, Feudi San Gregorio, Nonino Distillatori e Vincenzo Montuori.
“Attraverso le nuove aperture internazionali - sottolinea Davide Rampello, alla guida del progetto - desideriamo promuovere l’eccellenza e la qualità del made in Italy nel mondo, raccontando, al contempo, le peculiarità della cultura locale e reinventandoci, di volta in volta in modo diverso, a seconda dei luoghi che ci ospiteranno”. Attraverso la partnership con Roya International, “Larte” inaugurerà uno spazio a Dubai nel 2015 e altri due a Abu Dhabi e a Doha nel 2016. Con Dogus Group, aprirà invece a Istanbul nel 2015, a Gstaad nel 2016, a Londra nel 2017, a Baku nel 2018 e a New York nel 2019.
“Abbiamo scelto di partire dal Medio Oriente e dalla Turchia - spiega Roberto Morelli, ad “Larte” e direttore dello Sviluppo del business in illycaffè - sia perché rappresentano aree tra le più dinamiche e fertili dell’economia mondiale, sia perché la loro cultura raffinata e la propensione internazionale le rendono quanto mai affini al concetto che “Larte” vuole rappresentare. Poi punteremo alle grandi capitali occidentali”. E se per Ahmed Ramdan, fondatore e ceo di Roya International, “Larte” sarà “un luogo capace di dare un ulteriore impulso al settore dell’hospitality mediorientale che sta vivendo negli ultimi anni una vivace e rapida crescita”, Ferit Sahenk, chairman di Dogus Holding, sottolinea l’intezione di voler “selezionare le più interessanti destinazioni con particolare attenzione ai distretti culturali, artistici e della moda nelle principali città del mondo, luoghi fertili per la promozione ed espansione del progetto”.
E poi i contenuti: “affideremo la direzione della cucina a giovani e talentuosi chef italiani dei quali seguiamo la formazione da anni - spiega Ermanno Zanini, general manager de “Larte” e del Capri Palace Hotel & Spa - selezioneremo i migliori prodotti made in Italy anche di quelle piccole aziende che per dimensioni non sono mai riuscite a promuoversi all’estero. Per favorire la logistica, realizzeremo una piattaforma di acquisti in Italia per rifornire i ristoranti. Dedicheremo infine particolare attenzione alla cura del servizio, affidando la direzione del ristorante a personale italiano”.
Info: www.lartemilano.com

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