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È fatto di balle di paglia, costruito dagli spettatori, il palco è la campagna e può ospitare anche grandi spettacoli all’aperto: dalla Toscana alla Sicilia in Italia c’è una “Rete di Teatri di Paglia” che riporta la memoria alla tradizione contadina

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La mappa dei Teatri di Paglia in tutta Italia

È fatto di balle di paglia o di fieno, omaggio alla terra e a chi la coltiva, è il pubblico stesso a costruirlo per riscoprire lo spirito di partecipazione collettiva, il suo palco è la campagna, e può ospitare anche grandi spettacoli all’aperto, esibizioni, a turno, degli stessi spettatori ma anche veri e propri spettacoli teatrali di famosi attori. Finito lo spettacolo, si smonta, lasciando traccia solo nella memoria, quella stessa che riporta indietro alle feste ed ai momenti di divertimento della tradizione contadina e popolare.
Ecco un “Teatro di Paglia”, di cui in Italia esiste una vera e propria Rete, nata in Toscana nel 2003, con la prima esperienza di un teatro costruito con le balle di paglia a Rendola, un piccolo Paese sui colli aretini, da un’idea del giornalista e scrittore Nicholas Bawtree, e diffusasi in poco tempo, dal Piemonte alla Sicilia, dal Veneto alla Sardegna, dall’Emilia Romagna alla Puglia, passando per l’Umbria, e non solo (www.teatrodipaglia.it). La sua particolarità, del resto, è che per farne parte basta abbracciare il suo format, facilmente replicabile, per riscoprire il teatro nella sua totalità, dalla costruzione stessa della struttura (c’è anche un vero e proprio manuale su “Come costruire un Teatro di Paglia”), in un contesto rurale che esalta il legame con il territorio, fino alla performance, dando spazio alla libera espressione di chi vi partecipa.
Il format parte dal presupposto di trovare uno spazio pubblico o aperto al pubblico, in un luogo abitato o in aperta campagna, e di procurarsi balle di paglia o di fieno (in tempo di mietitura, ndr), magari del luogo stesso in cui poi viene costruito il teatro. I presentatori accolgono il pubblico che arriva sul luogo dell’evento, spiegando loro come funziona un “Teatro di Paglia”, e, soprattutto, come si costruisce. Pubblico e presentatori procedono quindi insieme alla sua costruzione: può essere a forma semicircolare come un teatro greco, con gradinate, ma si possono utilizzare anche altre forme, a patto ci siano tutti gli elementi essenziali di un teatro, dallo spazio scenico ai posti a sedere per gli spettatori.
A costruzione ultimata, può ospitare performance degli stessi spettatori ma anche veri e propri spettacoli teatrali (all’Arena delle Balle di Paglia di Cotignola, a Ravenna, si è esibito per esempio il grande attore italiano Marco Paolini). Alla fine, dopo il messaggio conclusivo, tutti smontano il teatro, anche perché la natura del materiale con cui è costruito comporta una durata della struttura limitata nel tempo, da poche ore ad alcuni giorni.

Focus - Curiosità: dal manuale su “Come costruire un Teatro di Paglia”
Costruire un “Teatro di Paglia” deve essere semplice e divertente e per una massima semplicità basta utilizzare le singole balle alla stregua di panche, che possono essere disposte come meglio si desidera, anche in base al contesto. Se si desidera una struttura più suggestiva su più livelli, riprendendo l’archetipa forma semicircolare degli antichi teatri greci e romani, creando un ambiente più raccolto che aiuta anche nell’acustica, basta qualche accortezza in più. Un ulteriore vantaggio sarà quello di non avere la necessità di un palco, perché il palco è il terreno di fronte. Essenzialmente si tratta di sovrapporre uno o più livelli di semicerchi concentrici, ognuno dei quali è costituito da una o più file di balle, tenendo a mente alcuni principi importanti.
1. Per ogni livello bisogna arretrare della larghezza di due balle e non di una, perché ogni livello deve lasciare il posto sufficiente in profondità sia per la persona a sedere che per le gambe della persona del livello superiore. Quindi, se ad esempio il teatro si dispone su 4 livelli, il numero di file del primo livello sarà 7, il secondo livello 5, il terzo 3 e l’ultimo 1.
2. Se il teatro si dispone su 2 livelli (quindi un primo livello costituito da 3 file di balle e un secondo di 1 fila soltanto), non è necessario legare le balle tra loro.
3. Se il teatro è costituito da 3 o più livelli, è necessario legare tra loro le balle di ogni livello affinché sia sufficientemente stabile. Si dovrà legare ciascuna balla della prima fila di un livello alle balle dell’ultima fila dello stesso livello. Ovviamente farà eccezione l’ultima fila singola (quella più alta), che però sarà bene disporre leggermente verso l’interno per evitare che le balle possano cadere.

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