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È il “piatto della pace”, comune a tante culture, capace di promuovere integrazione e scambio tra Paesi diversi, a tavola: ecco il cous cous, da domani protagonista al “Cous Cous Fest”, il Festival a San Vito Lo Capo dove si cucina in mille versioni

Non Solo Vino
Uno dei cous cous del Festival di San Vito Lo Capo

È il “piatto della pace”, comune a tante culture, capace di promuovere l’integrazione e lo scambio tra Paesi diversi, a tavola: ecco il cous cous, da domani e fino al 28 settembre protagonista indiscusso al “Cous Cous Fest”, l’edizione n. 17 del Festival internazionale dell’integrazione culturale di scena in Sicilia, a San Vito Lo Capo, dove si cucina in mille versioni. Qui arriveranno 10 Paesi da tutto il Mediterraneo e non solo che proponendo questo piatto ricco di storia nella loro versione tradizionale o rivisitata saranno i protagonisti con i loro chef della gara, cuore dell’evento, condotta dall’istrionico chef Andy Luotto, per incoronare la miglior ricetta, ma anche di laboratori, momenti di approfondimento, cooking show, incontri culturali, spettacoli e musica all’insegna del melting pot, con personaggi come Pino Daniele e Irene Grandi, i Tarantolati di Tricarico e Gino Strada, Fede & Tinto e gli chef Fillippo La Mantia, Igles Corelli, Gennaro Esposito e Claudio Sadler. E, soprattutto, le “Case del cous cous” con oltre 30 ricette di cous cous (dal mondo con le varianti internazionali, di San Vito Lo Capo con quelle del territorio, e Al Waha in riva al mare), e “divagazioni”, vista la location, sul pescato ed i dolci della migliore tradizione siciliana.
Dal Marocco alla Tunisia, dalla Libia alla Costa d’Avorio, dal Senegal ad Israele, dalla Palestina all’Italia (con in gara lo chef sanvitese Peppe Salmeri e Andrea Provenzani, del ristorante “Il Liberty” di Milano), dalla Francia agli Usa, fino al Libano che partecipa per la prima volta, ad eleggere il miglior cous cous, sarà una giuria di esperti guidata da Paolo Marchi, ideatore e curatore di “Identità golose”, il primo congresso italiano di cucina d’autore, insieme, tra gli altri, a Giancarlo Morelli, chef 1 stella Michelin, patron del ristorante Pomiroeu a Seregno (Mi) e del Pomiroeu Marrakech, la blogger e volto tv Chiara Maci, Fiamma Luzzati, fumettista, autore di reportages scientifici e gastronomici per il quotidiano “Le Monde” sul blog “L’Avventura”, Masakatsu Ikeda, direttore del web magazine saporitaweb.com, Cesare Zucca, del celebre food-blog statunitense zesterdaily.com, e Giancarlo Roversi, direttore di “Vie del gusto”. Della giuria popolare faranno invece parte quasi cento visitatori del Festival che potranno assaggiare i cous cous in gara.
Tra i “Cous Cous Lab”, quelli dedicati al Sautè di mazzancolle su cous cous ai sapori mediterranei con il cooking show dello chef Stefano Cerveni, 1 stella Michelin, del Ristorante “Due Colombe” al Borgo Antico di Borgonato di Corte Franca, (Brescia); al Cous Cous integrale, verdure croccanti, sardine all’olio evo e ginger con lo chef Giancarlo Morelli; e al Cous cous nero con finferli disidradati, insalata di astice al vapore e vinaigrette di frutto della passione con lo chef Claudio Sadler, 2 stellle Michelin. Tra gli incontri invece, sul palco di San Vito Lo Capo arriva Gino Strada, fondatore di Emergency, che racconterà i vent’anni dell’organizzazione umanitaria, intervistato dal giornalista Alessio Vinci e con lo chef Filippo La Mantia che racconterà le sue esperienze in Sudan. Ma si parlerà anche di “Gastromania”, di come il cibo ha invaso le nostre vite, con il professore Gianfranco Marrone, autore del libro “Gastromania” (Bompiani). Infine, il talk “La neve per la prima volta: storie di immigrazione”, con Carlotta Sami, portavoce per il Sud Europa dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, Daniela Di Capua, direttrice del servizio centrale dello Sprar, Marco De Ponte, segretario generale Actionaid Italia, Giangi Milesi, presidente nazionale del Cesvi, e Stefano Di Carlo, responsabile operazioni Medici senza frontiere in Italia.
Info: www.couscousfest.it

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