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I ragazzi tornano sui banchi, e riscoprono le opportunità che arrivano dall’agricoltura e dall’enogastronomia: +12% di iscrizioni agli istituti agrari. Martina: “abbiamo opportunità di investire sulla formazione in campo agricolo e agroalimentare”

Non Solo Vino
Il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina

I giovani riscoprono le possibilità che possono arrivare dal mondo dell’agricoltura, del made in Italy e dell’accoglienza e, per la prima volta, gli iscritti al primo anno delle superiori che hanno optato per un indirizzo alberghiero o enogastronomico raggiungono il 9,3% delle iscrizioni totali, al secondo posto dietro al Liceo Scientifico. I dati, che arrivano dalla Summer School sul Made in Italy, promossa da Coldiretti Giovani Impresa in collaborazione con l’Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare, sottolineano anche la grande performance degli istituti agrari, con le iscrizioni in aumento del 12% sull’anno scolastico precedente.
Un successo di cui ha parlato anche il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari Forestali, Maurizio Martina, che ha salutato il ritorno tra i banchi dei ragazzi dall’Istituto Tecnico Agrario “Mario Rigoni Stern” di Bergamo, dove si è diplomato nel 1997: “la scuola è il cuore del cambiamento necessario al Paese. Bisogna ripartire da qui, rimettere al centro prima di tutto gli studenti e le scuole proprio come luoghi fondamentali della cittadinanza. Noi abbiamo in particolare - continua il Ministro - la grande opportunità di investire seriamente sulla formazione in campo agricolo e agroalimentare. Anche quest’anno le iscrizioni a questi percorsi sono cresciute in modo significativo: il 12% in più per gli istituti tecnici agrari, il 24% dei ragazzi iscritti al primo anno delle scuole superiori ha scelto temi legati alla terra, all’alimentazione, all’enogastronomia, all’ospitalità alberghiera. Più 8% anche per la formazione professionale in campo agricolo e rurale. Se a tutto ciò aggiungiamo anche il dato sugli studi universitari, con aumenti significativi delle iscrizioni nelle facoltà di agraria e di scienze e tecnologie alimentari, il quadro si completa e ci indica una prospettiva su cui insistere per il futuro. Oltre a ciò un dato cruciale: il 95% dei ragazzi che si laureano oggi in agraria trova lavoro presto e con remunerazioni superiori a coetanei laureati in altre discipline”.
La tendenza a privilegiare l’alimentazione come sbocco lavorativo, del resto, è confermata anche dal sondaggio Coldiretti/Ixè secondo il quale il 54% dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (21%) o fare l’impiegato in banca (13%). Ed anche che il 50% degli italiani ritengono che cuoco e agricoltore siano le professioni con la maggiore possibilità di lavoro. Per questo, secondo Coldiretti, l’88% degli italiani afferma che il sistema di formazione nazionale andrebbe riqualificato anche con un corso specializzato all’Università sulla valorizzazione del made in Italy. Un argomento che certo non lascio freddo il Ministro Martina, secondo cui “dobbiamo fare in modo che il rapporto tra futuro dell’agricoltura italiana e formazione sia sempre più forte. Abbiamo bisogno - prosegue Martina - di una nuova generazione di operatori in campo agricolo e agroalimentare, specializzati e formati al massimo delle competenze, anche per avere imprese più giovani nel settore. Ad oggi siamo sotto la media europea, ma ci sono tutte le condizioni per scalare la classifica nei prossimi anni. Il piano giovani che abbiamo approvato a fine agosto segna in questo senso, una svolta concreta al servizio dei giovani: mutui a tasso zero per chi vuole fare impresa, deduzione del 19% per i giovani imprenditori che affittano terreni, crediti d’imposta per sviluppare l’e-commerce e le reti d’impresa, sconto Irap per nuove assunzioni oltre alla maggiorazione del 25% dei pagamenti diretti europei per 5 anni”.
Un primo segnale positivo, del resto, arriva proprio dal numero di lavoratori dipendenti in agricoltura, che ha fatto registrare un incremento record del 5,6% nel secondo trimestre del 2014 sullo stesso periodo del 2013, in controtendenza al calo fatto registrare nelle grandi imprese, secondo una analisi della Coldiretti sulla base degli ultimi dati Istat a giugno, che sottolineano come un lavoratore dipendente su 4 assunti nel settore abbia meno di 40 anni. Un segnale incoraggiante per battere la disoccupazione viene anche dall’aumento del numero di imprese agricole condotte da giovani under 35 che, nel secondo trimestre, sono salite a 48.620 unità con un aumento del 2,6% sul trimestre precedente.
“Le campagne - spiga il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo - possono offrire prospettive di lavoro sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea. L’esperienza dimostra che molti giovani hanno saputo riconoscere ed incarnare le potenzialità del territorio trovando opportunità occupazionali, ma anche una migliore qualità della vita. Quello che ancora manca - conclude Moncalvo - è una giusta redditività con i prezzi pagati agli agricoltori che non riescono spesso a coprire neanche i costi di produzione anche per colpa delle distorsioni di filiera e alla concorrenza sleale dovuta alla mancanza di trasparenza nell’informazione ai consumatori che permette di spacciare come made in Italy prodotti importati”.

Focus - Le altre dedicate alla formazione del Ministro Martina
Percorsi dedicati alle scuole in Expo 2015
“Vogliamo lavorare per fare in modo che Expo Milano 2015 sia una grande occasione in particolare per chi sta studiando materie legate al grande tema “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”. Tutte le scuole italiane avranno pacchetti agevolati per visitare il sito espositivo nei sei mesi dell’evento (con sconti sul costo del biglietto di entrata e dei trasporti) ed è già operativo il progetto scuola (www.expo2015.org)”.
Bando-concorso per Istituti Tecnici Agrari
“In particolare promuoveremo grazie alla collaborazione con la Rete degli istituti agrari un concorso-bando di idee rivolto a tutti gli istituti tecnici agrari d’Italia per selezionare e premiare le migliori idee sperimentali pensate per l’innovazione nei settori vitivinicolo, zootecnico e olivicolo, dando modo alle scuole vincitrici di esporre i progetti presso il nostro spazio in Expo Milano 2015. Sosterremo inoltre l’idea di gemellaggi tra istituti tecnici agrari italiani ed esteri in vista dell’appuntamento di Milano”.
Master per neolaureati
“Inoltre grazie alla collaborazione con Padiglione Italia stiamo lavorando all’apertura di un Master in campo agroalimentare per cento giovani laureandi in discipline riferibili al settore agricolo e agroalimentare provenienti da tutte le regioni che avranno modo di studiare e perfezionarsi durante i sei mesi nel grande sito espositivo di Expo che ospiterà oltre 140 Paesi da tutto il mondo”.

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