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Paradosso Expo2015: a 230 giorni dall’Expo, che ha come tema “Nutrire il Pianeta”, nessuno sembra intenzionato a “nutrire i visitatori”. Due gare d’appalto per i servizi di ristorazione andate deserte, si ricorrerà all’assegnazione diretta

Mancano 230 giorni all’Expo che, è bene ricordarlo, ha come tema principale “Nutrire il Pianeta”, e, ironia della sorte, ancora nessuno sembra intenzionato a “nutrire i visitatori”. Certo, il tema è meno interessante, ma a Milano arriveranno milioni di persone, che rischiano di non trovare né un bar, né un ristorante nell’immensa area dell’esposizione. Ad oggi, infatti, le due gare d’appalto legate alla ristorazione sono andate deserte, e adesso il rischio è che si debba ricorrere all’assegnazione diretta. Proprio in Italia, la culla della dieta mediterranea e della ristorazione, e proprio all’Expo, che ci fu assegnato nel 2008 grazie al grande tema della nutrizione e della sostenibilità ...
Al di là dei risvolti grotteschi, la vicenda è seria, come ha spiegato a diverse testate il presidente dell’Autorita anticorruzione, Raffaele Cantone: “ci sono due gare che sono andate deserte - spiega il magistrato - e ovviamente adesso sono convinto che se, nella trattativa che si sta aprendo per fare l’affidamento diretto, c’é qualcuno che ha interesse, sarebbe il caso che lo manifestasse prima. Ci sono una serie di trattative in corso - continua Cantone - su cui abbiamo posto delle condizioni analoghe a quelle del secondo bando che però purtroppo è andato deserto. Sono state invitate 10 ditte ma nessuna di queste 10 ditte ha ritenuto di fare un’offerta. Ora io mi chiedo: ma è possibile che un Expo dedicato all’alimentazione non abbia la ristorazione all’interno dei padiglioni? Il tema vero è questo”.
“Il nostro - continua il presidente dell’Autorita anticorruzione - sarà un controllo meramente formale sugli atti che, visto che è un affidamento diretto, sarà particolarmente approfondito. Il codice degli appalti prevede le condizioni e noi le faremo rispettare. Noi faremo sì che le clausole assomiglino il più possibile al secondo bando che è andato deserto, ma che era di apertura enorme rispetto alle ditte, e poneva condizioni estremamente favorevoli per chi avesse partecipato, in modo che questo sia un meccanismo di garanzia”.

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