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“Governo Italiano in prima linea sulla questione embargo russo, ma va risolta a monte. Dopo ortofrutta, misure per lattiero-caseario e carni. Bene Renzi con l'agenda dei 1000 giorni”. Così il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina

Il Governo italiano è impegnato per fronteggiare le conseguenze dell’embargo in campo agroalimentare messo in atto della Russia, anche se il problema va risolto “a monte” da un punto di vista politico e diplomatico. Così, da Firenze, il Ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina. “Venerdì prossimo - ha detto Martina - per iniziativa della Presidenza Italiana ci ritroveremo a Bruxelles e con la Commissione faremo il punto di tutti gli interventi che abbiamo già messo in opera per accompagnare in particolare i settori più coinvolti: l’ortofrutticolo, il lattiero-caseario, e poi abbiamo la questione delicata delle carni. In queste settimane noi abbiamo già lavorato molto con la Commissione, che attiverà alcuni interventi di accompagnamento per le imprese. Tanto per dare dei numeri sull’ortofrutticolo, parliamo di un primo intervento da 125 milioni di euro più 30 milioni che abbiamo aggiunto per iniziativa italiana, in particolare sulla filiera della frutta estiva. Sul lattiero-caseario faremo un intervento analogo: proprio in queste ore siamo in attesa di sapere dalla Commissione quali sono i primi budget messi a disposizione. Noi lavoriamo all’interno delle risorse della nuova Politica Agricola Comunitaria, per accompagnare l’impresa agroalimentare in questo frangente molto delicato. Il nostro auspicio - ha aggiunto il Ministro - è che si risolva a monte il delicato problema politico-diplomatico che abbiamo tutti misurato nella sua delicatezza, la vicenda ucraina e in generale il delicato rapporto tra Russia, Unione Europea e Stati Uniti. In questo caso credo vada solo richiamato il lavoro enorme che spetta a Federica Mogherini, e mi permetto di farle gli auguri: e’ chiaro che quanto e’ accaduto sabato responsabilizza ancora di più l’Italia, il nostro Governo ed è di grande importanza che una rappresentante italiana oggi sieda oggi in un posto di questa importanza”.
“Sono molto contento - ha aggiunto Martina - che il Presidente del Consiglio abbia immediatamente recepito i diversi input che abbiamo condiviso in queste settimane”, commentando i contenuti della presentazione, da parte del Premier Matteo Renzi, dell’agenda dei “1000 giorni”.
“Da quando abbiamo iniziato a lavorare insieme, sul fronte agricolo e agroalimentare, ho sempre trovato nel Presidente un interlocutore di grandissima attenzione - ha aggiunto Martina - già in parte abbiamo fatto delle cose che considero molto rilevanti, come, ad esempio, portare a compimento il progetto di “Campo Libero” che abbiamo approvato con il dl competitività i primi di agosto, come le misure innovative che abbiamo approvato in parlamento riguardo all’occupazione in campo agricolo e agroalimentare, il lavoro che abbiamo fatto sulle terre pubbliche, e ricordo che abbiamo firmato il primo decreto di un governo che mette a disposizione 5.500 ettari di terre pubbliche per la prima volta consentendo che tornino alla produzione agricola, rimaste per anni ed anni nella proprietà del demanio non coltivate, da settembre parte il primo bando per 5.500 ettari, pari a 7.000 campi da calcio. Nello Sblocca Italia - ha aggiunto Martina - è prevista l’internazionalizzazione agroalimentare, per la prima volta abbiamo dato seguito ad uno degli obiettivi che avevamo detto, unire le forze, le risorse, per costruire degli strumenti nuovi sul versante del posizionamento agroalimentare italiano sui mercati internazionali. Andate a vedere quello che abbiamo fatto fino ad ora e guardate a cosa faremo nelle prossime settimane, perché attorno alla vicenda agroalimentare italiana, c’è un pezzo di futuro del nostro Paese”.

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