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Pernod Ricard, uno dei colossi del beverage, chiude il 2013-2014 con i profitti in crescita del 2%; ma calano, però, le vendite (-7%), soprattutto nei mercati asiatici, che hanno fatto registrare un -23%, regge, invece, la Cina (+5%)

Pernod Ricard, uno dei colossi del beverage che vanta tra i marchi anche G.H. Mumm, Perrier-Jouët Absolut Vodka e Havana Club, chiude l’annata 2013-2014 con i profitti in crescita del 2%, in linea con gli obiettivi prefissati dal gruppo. Calano, però, le vendite (-7%), soprattutto nei mercati asiatici che hanno fatto registrare un -23%, regge, invece, la Cina (+5%). Le vendite sono state pari a 7.945 milioni di euro, ed hanno visto un miglioramento in Europa (+ 2%) e la crescita in lieve rallentamento nelle Americhe (+2%) dovuta al mercato Usa e al Travel Retail.
“Nonostante uno scenario più difficile del previsto - fa sapere Pierre Pringuet, Ceo Pernod Ricard - abbiamo raggiunto le linee guida prefissate lo scorso febbraio con il progetto Allegro; un risultato che conferma l’impegno di tutti, che vorrei elogiare. Siamo fortemente impegnati in questo progetto di efficienza operativa che ci permetterà di massimizzare la nostra crescita futura generando anche un risparmio di 150 milioni di euro”.
“In questo contesto, comunque, impegnativo - ha aggiunto Alexandre Ricard, Deputy Ceo e Chief Operating Officer - siamo fiduciosi e contiamo di ottenere un graduale miglioramento nella crescita delle vendite e di aumentare gli investimenti sui nostri marchi e sulle innovazioni prioritarie volte a sostenere la crescita nel lungo periodo”.

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