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Burger King compra la catena canadese di caffetterie Tim Hortons per 11 miliardi, creando un colosso da 23 miliardi di ricavi e 18.000 punti vendita. La fusione consentirà all’azienda Usa di spostare la sede in Canada e “dribblare” il fisco americano

Il colosso americano dei fast food Burger King e la catena canadese Tim Hortons hanno annunciato un accordo che dà vita a un nuovo gruppo globale con vendite per 23 miliardi di dollari e oltre 18.000 ristoranti in cento Paesi. Burger King rileverà la catena che vende caffè e ciambelle con un’operazione in contante e azioni.
Il colosso dei fast food ha ottenuto impegni per 12,5 miliardi di dollari di finanziamenti per la parte in contante dell’accordo da un gruppo di investitori che include anche JPMorgan e Wells Fargo. Il finanziere miliardario Warren Buffett, numero uno di Berkshire Hathaway, aiuterà Burger King a rilevare la società canadese impegnandosi a versare un finanziamento da 3 miliardi di dollari in titoli privilegiati. La nuova società avrà sede in Canada.
Si riaccendono così le polemiche su quella che in America viene definita “tax inversion”, cioè la possibilità per le società degli Stati Uniti, dopo una fusione con una società estera, di spostare la sede nel Paese della società acquisita se quest’ultima continua a mantenere almeno il 20% del capitale della nuova entità.

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