È vero che il food & beverage è uno degli asset fondamentali del Belpaese. Ma non di solo “mangia e bevi” può vivere un Paese come l’Italia. La riflessione su Roma, che ha preso la metà delle botteghe artigiane, e raddoppiato la ristorazione veloce

È vero che il food & beverage è uno degli asset fondamentali del Belpaese, e che quello di qualità va sicuramente incentivato. Ma non di solo “mangia e bevi” può vivere un Paese come l’Italia, nonostante sia una voce di spesa fondamentale, soprattutto se si pensa al turismo. Una riflessione da fare dopo i dati diffusi dalla Cna Roma. Dal 2003 al 2012, le attività di ristorazione (veloce ed economica in genere) sono cresciute del 219%, contro un’ecatombe di botteghe artigiane: -56% di calzolai, -52% di falegnami, -50% di ceramisti, e così via con vetrai, sarti, orafi, librai eccetera. É pur vero che il mercato e la libertà di impresa vanno rispettati, e se questo è il trend tanti possono essere i motivi più che validi che ne sono alla base. Ma il rischio di inflazionare troppo il sistema, forse, non va sottovalutato ...