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La Commissione Europea ha adottato misure d’emergenza a sostegno delle pesche nettarine per un totale di 32,7 milioni di euro, di cui 29,7 per i ritiri dal mercato e 3 per la promozione. Italia prima beneficiaria, con 1,2 milioni di euro

La Commissione Europea ha adottato misure d’emergenza a sostegno di pesche nettarine per un totale di 32,7 milioni di euro, di cui 29,7 per i ritiri dal mercato e 3 per la promozione. Di questi ultimi, l’ammontare maggiore, pari 1,288 milioni, va all’Italia. Il testo adottato oggi da Bruxelles dovrebbe venire pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue, tra domani e sabato.
Questo propone di aumentare dal 5 al 10% la quantità massimale di produzione delle organizzazioni produttrici che può essere ritirata dal mercato per la distribuzione gratuita, fissandola a un prezzo di 269 euro a tonnellata per un totale stimato di 22,1 milioni di euro di aiuti Ue. Per i produttori che non sono membri di organizzazioni, invece, il contributo Ue per i ritiri è fissato al 50% di quello delle organizzazioni di produttori, per una somma stimata di 7,6 milioni.
Inoltre, la bozza di regolamento prevede ulteriori 3 milioni per le attività di promozione per le organizzazioni di produttori, cofinanziate al 50%. L’Italia, con aiuti fino a 1,288 milioni, è la principale beneficiario di quest’ultimo tipo di sostegno, seguita da Spagna (1,132 milioni), Grecia (0,317 milioni) e Francia (0,262 milioni). Intanto, sempre per domani, è prevista la riunione tra gli esperti di Commissione, Parlamento e Stati Membri, che si occuperà dell’attuazione delle misure a sostegno dell’ortofrutta, mentre il prossimo giovedì se ne terrà un’altra dedicata ai prodotti di origine animale ugualmente colpiti dall’embargo russo.

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