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Melanzane in riva al mare e galline in spiaggia: in Puglia, nel mare del Salento, si coltiva l’orto, si mangiano i suoi frutti, si accudiscono animali, si fanno bagni e castelli di sabbia. All’“Eden Salento”, primo stabilimento balneare con fattoria

Non Solo Vino
L’Orto al Mare: è l’Eden Agribeach in Salento

In Puglia, nel Salento, c’è un orto dove si coltivano melanzane, peperoni, zucchine, peperoncini, basilico e altre piante aromatiche (3.000 piantine in tutto, senza concimi e pesticidi, con l’acqua delle falde un po’ salata), si mangiano i suoi frutti preparati sul posto in un chiosco (altri prodotti arrivano dalle aziende locali, dalla carne ai formaggi, al pescato) fino all’aperitivo, un “agroaperitivo” di spremute e frullati, e, accanto, si accudiscono gli animali (galline, agnelli, pavoni ...).
Fin qui nulla di strano, se non fosse che l’orto è in riva al mare e il resto della fattoria è sulla spiaggia. Si chiama Eden Salento, ed è il primo stabilimento balneare con fattoria d’Italia inventato da Ambra Mongiò, 29 anni, nei 5 ettari di terreno di famiglia bagnati dal mare, a Marina di Salve a Pescoluse, in Puglia, tra Santa Maria di Leuca e Gallipoli, meta di migliaia di vacanzieri. Un agribeach didattico, perché qui, adulti e bambini prendono il sole, fanno il bagno ed i castelli di sabbia, si mettono il costume, ma anche guanti e grembiule da lavoro, per conoscere il mestiere del contadino.
Lo stabilmento balneare con annessa fattoria - già Oscar Green di Coldiretti, il premio di per i giovani imprenditori che innovano (video-racconto su http://www.oscargreen.it/dotnetnuke/it-it/agribeachedensalento.aspx) ed esperienza segnalata da WineNews - è il primo del genere e potrebbe diventare un modello. Se non altro perché un orto in riva al mare conquista grandi e bambini, famiglie e turisti, e fa vivere un’esperienza totale nella natura. In più ci sono i piatti davvero a Km 0, accanto ad esperienze divertenti e di formazione con le lezioni di agricoltura sulla spiaggia.
Info: www.edensalento.net

Un’altra curiosità? Eden Salento sostiene le campagne di scavo a Don Cesare: brocchette, boccali, tazze, scodelle di 2.000 anni a. C.
Eden Salento sostiene in collaborazione con le autorità competenti le campagne di scavo su dei grossi tumuli di pietra insistenti in località Don Cesare nel feudo di Salve, nella fascia superiore dell’azienda. Dei tanti tumuli sparsi ne sono stati indagati nove. I tumuli 1 e 6 di forma ellittica hanno restituito resti bruciati di adulti e bambini, brocchette ridotte in frammenti e tre vasi impilati. Il tumulo 7 di forma trapezoidale ha restituito i resti di 38 individui accompagnati da vasi in ceramica (boccali, tazze, scodelle), ornamenti in osso e conchiglia (vaghi di collana, pendagli), un frammento di corallo, strumenti in ossidiana e selce, due asce in pietra del tipo a ferro da stiro ed una accettina. Il tumulo 7 è a tutt’oggi l’unico monumento megalitico funerario dell’Italia meridionale. Tutti i tumuli di Salve sono datati in un periodo compreso tra 2600 e 2300 anni a.C. A dimostrazione dell’importanza archeologica che riveste il territorio di Salve. Un territorio fraquentato e popolato sin dal paleolitico. La grotta Montani, la grotta Triscioli, l’insediamento protoappenninico di Spegolizzi, la Chiusa del Fano, i dolmen, le specchie insieme ai tumuli del III millennio a.C. sono emergenze archeologiche importanti da tutelare e valorizzare.

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