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Consumi: dieta mediterranea in calo. Per promuoverla Coldiretti aderisce al protocollo della Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition (Bcfn). L’agricoltura sostenibile e la dieta Mediterranea, consigliata da Europa ai 28 Stati Membri

Non Solo Vino
Agricoltura sostenibile e della dieta mediterranea, come l’iniziativa Sos frutta, che porta migliaia di agricoltori nelle spiagge per azioni educative

Nuovo sostegno agli obiettivi del Protocollo di Milano per Expo 2015 (www.protocollodimilano.it) arriva da Coldiretti che si aggiunge ai sottoscrittori dell’Accordo su cibo e alimentazione, promosso dalla Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition. I contributi di Coldiretti si indirizzano nell´ambito della promozione di un´agricoltura sostenibile e della dieta mediterranea, come l´iniziativa “Sos frutta” che è appena iniziata e porterà migliaia di agricoltori nelle spiagge per la più grande azione educativa mai fatta prima sulla frutta nei luoghi della vacanza, con la distribuzione gratuita di 200.000 pesche, susine e cocomeri e i consigli per dare a tutti la possibilità di consumare una componente determinante della dieta mediterranea.
Il Consiglio Europeo ha di recente invitato i 28 Stati membri dell’Unione Europea ad incoraggiare la società civile ad una sana alimentazione, sottolineando l’importanza dei regimi alimentari che contribuiscono a condurre una vita in salute, come la dieta mediterranea (iscritta dall’Unesco dal 2010 nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità), la quale contiene per costituzione quegli alimenti indicati dal Consiglio come sani, tra cui frutta, cereali integrali, verdura, carne magra, pesce, olio di oliva in sostituzione dei grassi saturi.
Nel 2014, però, gli italiani hanno detto addio alla dieta mediterranea, dall´extravergine (-4%) al pesce (-7%) fino alla verdura fresca (-4%) rispetto al 2013, secondo le elaborazioni su dati Ismea nel primo bimestre dell’anno. Pane, pasta, pesce, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino, se consumati a tavola in pasti regolari, si sono dimostrati - precisa la Coldiretti - un elisir di lunga vita per gli italiani: nel corso di dieci anni sono più che raddoppiati (+138%) gli ultracentenari presenti in Italia, Paese che può contare su 15.080 over 100, secondo l´ultimo censimento della popolazione elaborato dall´Istat nel 2011; oggi gli italiani sono tra i più longevi del mondo con una vita media che ha raggiunto i 79,4 anni per gli uomini e gli 84,5 per le donne. Ma il futuro è preoccupante.
“L’Italia ha la fortuna di poter contare - ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo - su un patrimonio agricolo legato al territorio in grado di esprimere eccellenze dal punto di vista ambientale, qualitativo, della sicurezza alimentare e per la salute, che rappresenta il vero valore aggiunto del Made in Italy” nel sottolineare che “l’impegno per una corretta alimentazione è una responsabilità di tutti, perchè stimolare uno stile di vita sano partendo dalla dieta significa garantire un futuro migliore alle persone e al Pianeta”.
La Fondazione Bcfn, infatti, attraverso gli studi cha hanno portato alla definizione e realizzazione della doppia piramide alimentare-ambientale, ha dimostrato come i cibi più sani dal punto di vista nutrizionale siano anche quelli che hanno un impatto inferiore sull´ambiente, perché hanno un´impronta ecologica ridotta.
“Siamo molto lieti di ricevere questa importante adesione - afferma Guido Barilla, presidente Fondazione Bcfn - al Protocollo di Milano, che continua a ricevere consensi dalle istituzioni e dalla società civile”. “Le Istituzioni europee, inoltre, stanno dimostrando sempre maggiore sensibilità e impegno verso gli obiettivi che sono il cuore del Protocollo di Milano: su questa linea, la Fondazione Bcfn, il 9 ottobre, presenterà a Bruxelles un “Policy Paper” che chiede alla Commissione Europea di sviluppare un programma di lungo termine attraverso gli stati membri per promuovere le diete sostenibili, illustrandone i vantaggi salutistici e ambientali rispetto ad altri regimi alimentari”.

Focus - Il ritratto: Coldiretti
La Coldiretti con un milione e mezzo di associati è la principale Organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo. Dal 2013 presieduta da Roberto Moncalvo che guida una organizzazione in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall´agricoltura tradizionale alla filiera agroalimentare con le fattorie, i mercati, e le botteghe di “Campagna Amica” ed il progetto per una filiera agricola tutta italiana. La Coldiretti è una grande forza sociale che rappresenta le imprese e valorizza l´agricoltura e la pesca dal campo alla tavola, come risorsa economica, sociale e ambientale. La Coldiretti è anche la prima organizzazione agricola datoriale come numero di imprese che assumono manodopera. La diffusione è capillare su tutto il territorio nazionale. In pratica, l´organizzazione è presente in quasi ogni comune del nostro Paese.

Focus - Il ritratto: Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition
Il Protocollo di Milano nasce su iniziativa della Fondazione Bcfn, Barilla Center for Food & Nutrition, un centro di pensiero e proposte dall´approccio multidisciplinare che affronta il mondo della nutrizione e dell´alimentazione mettendolo in relazione con le tematiche ad esso correlate: economia, medicina, nutrizione, sociologia, ambiente. Nuovi membri del Board della Fondazione Bcfn sono Carlo Petrini, Presidente di Slow Food, Paolo De Castro, Presidente della Commissione per l´agricoltura e lo sviluppo rurale al Parlamento europeo e Alberto Grando, Prorettore SDA Bocconi. Organismo garante dei lavori della Fondazione BCFN è l’Advisory Board composto da Barbara Buchner, direttrice del Climate Policy Initiative Europe, Ellen Gustafson, esperta alimentazione sostenibile, Gabriele Riccardi, endocrinologo, Camillo Ricordi, scienziato Università di Miami. Nel 2013 sono entrati a far parte dell’advisory board anche Riccardo Valentini, premio Nobel per la Pace nel 2007 e Direttore della Divisione Impatti sul Clima presso il Centro Euromediterraneo sui Cambiamenti Climatici, e Danielle Nierenberg, esperta di agricoltura sostenibile e cofondatrice del FoodTank: the Food Think Tank.

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