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LA “DOLCE” ITALIA È ANCHE STRANIERA: 637 LE PASTICCERIE E GELATERIE GESTITE DA STRANIERI (+ 7% DAL 2011). MILANO (20,2%), FIRENZE (16,2%) E L’AQUILA (11,5%), I CAPOLUOGHI CON PIÙ PASTICCERI NON ITALIANI. COSÌ LA CAMERA DI COMMERCIO DI MONZA BRIANZA

Non Solo Vino
Dolce Italia

La “dolce” Italia è anche straniera: la produzione di dolci nel Belpaese è, infatti, un’arte che interessa anche gli stranieri, sono 637 le pasticcerie e gelaterie gestite da stranieri (+ 7% dal 2011). I capoluoghi di regione con più stranieri impegnati in questa professione sono Milano (20,2%), Firenze (16,2%) e L’Aquila (11,5%). A dirlo la Camera di commercio di Monza e Brianza.
In Italia sono, complessivamente, 18.895 le pasticcerie e gelaterie attive a marzo 2014, di cui circa 3.000 sono concentrate nei soli capoluoghi di regione (+1,2% rispetto allo scorso anno).
Roma, con quasi 1000 attività, in crescita del 4,9% in un anno, si colloca al n. 1 in Italia tra i capoluoghi regionali per numero di pasticcerie e gelaterie attive in città (9,7% il peso degli stranieri sul totale delle imprese individuali). Seguono Napoli, Torino (rispettivamente 341 e 338 imprese attive) e Milano (311). E se il Nord Italia vede una prevalenza di imprese femminili nel settore, con Trento e Genova che detengono il record delle pasticcerie e gelaterie “rosa” (rispettivamente il 62,5% e 50,8% del totale), il Sud è degli uomini: a Catanzaro e Potenza oltre 8 imprese individuali su 10 hanno come titolare un uomo. Se poi si considera l’età, nella classifica italiana dei capoluoghi con i pasticceri e gelatai più giovani in Italia troviamo Bari al n.1, dove 1 impresa individuale su 6 è guidata da un under 30 (16,2%), seguita da Genova (13,1%). Mentre la percentuale maggiore di imprese individuali con titolare con età compresa tra 60 e 69 anni si concentra a Bari (35,1%) e a Venezia (27,9%).
Info: www.mb.camcom.it

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