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A PASQUA É BOOM PER L’AGRITURISMO, GRAZIE AL TRAINO DELLA RISTORAZIONE “IN CAMPAGNA”. A DIRLO I NUMERI DI CIA - CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI E CONFAGRICOLTURA. CON L’AGRITURISMO CHE, GRAZIE AGLI STRANIERI, NON È PIÙ SOLO “MORDI E FUGGI”

Non Solo Vino
La Pasqua, tra picnic e gite fuori porta

Meno viaggi e più gite fuori porta. La crisi taglia i budget di Pasqua e riduce le vacanze. Quest’anno almeno 3 italiani su 4 resteranno a casa, ma anche chi deciderà di partire opterà per località vicine e soggiorni brevi. A beneficiarne saranno gli agriturismi, che uniscono il relax della campagna a pochi chilometri dalla città ai prezzi contenuti e alle tradizioni enogastronomiche del territorio. A dirlo afferma Turismo Verde, l’associazione agrituristica della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, che stima una crescita tendenziale del 3,5% delle presenze in “fattoria” nel prossimo fine settimana di festa. A trainare le aziende agrituristiche sarà soprattutto il ramo ristorazione. “Sui quasi 300.000 ospiti attesi in campagna - spiega Turismo Verde Cia - due terzi sono soltanto i “buongustai”.
Tra domenica 20 aprile e lunedì 21 aprile, infatti, saranno 200.000 gli italiani che pranzeranno in agriturismo. O che approfitteranno delle aree attrezzate per pic-nic comprando in azienda qualche prodotto tipico, tra conserve, formaggi, salumi e vino. Quanto ai pernottamenti, nelle strutture agrituristiche associate a Turismo Verde si stimano circa 90.000 prenotazioni. Con un rallentamento delle richieste di alloggio negli ultimi giorni - sottolinea l’associazione della Cia - per l’incognita tempo, con le previsioni meteo che annunciano un peggioramento soprattutto a Pasquetta”.
“I menù delle aziende nel periodo pasquale - aggiunge Turismo Verde Cia - rispettano generalmente l’antica ritualità e le usanze enogastronomiche del periodo: ci saranno le uova (simbolo di rinascita) e l’agnello (legato alla tradizione cristiana), la colomba (simbolo di pace), le torte con salame e formaggio come il “casatiello” napoletano (che contiene tutti i simboli della Pasqua), infine i dolci a base di grano (simbolo di resurrezione) come la pastiera, ma anche le frittelle e le zucche con i germogli (il ratto di Proserpina). Oltre all’alloggio e alla ristorazione, per un totale di 180.000 posti letto e oltre 397.000 coperti oltre 3.300 agriturismi propongono percorsi escursionistici, 1.800 con trekking e mountain bike e 1.500 capaci di offrire splendide gite a cavallo. Inoltre, 3.450 aziende propongono itinerari enogastronomici mentre altri 2.000 agriturismi organizzano corsi che spaziano dalla cucina alla coltivazione e cura delle erbe officinali. Grande successo è atteso anche per le degustazioni “ad hoc” dedicate ai bambini, cui verrà insegnato a riconoscere da bendati i sapori dei diversi formaggi, delle marmellate e delle tante varietà di miele prodotto nel nostro Paese”.
Ma se l’agriturismo è associato, solitamente, ad una tipo di vacanza breve, in questo senso qualcosa sta cambiando, grazie agli stranieri, come spiega Agriturist-Confagricoltura: “l’agriturismo, non è più “mordi e fuggi”. Sono il Piemonte, la Riviera Ligure, la Lombardia dei Laghi e della Franciacorta, la Sardegna e la Puglia a trainare la Pasqua e i ponti primaverili in campagna. La Sicilia, pur molto gettonata, attira soprattutto i turisti stranieri. La stagione tiene proprio grazie agli stranieri e al food. Per la ristorazione è un vero e proprio boom - dice Cosimo Melacca, presidente di Agriturist - ed il pranzo in campagna a Pasqua e Pasquetta piace ed è facile trovare il tutto esaurito, soprattutto in Emilia Romagna e Veneto”.
Favorite dal calendario dei ponti di Pasqua, uniti a quelli del 25 aprile e del 1 maggio, le vacanze in campagna, sottolinea Agriturist, si allungano, soprattutto per gli stranieri, ribaltando di fatto le abitudini a quelle brevi e brevissime degli italiani negli ultimi anni.
“C’è grande differenza di atteggiamento fra gli italiani, che preferiscono il “last minute”, confermando di essere ancora fortemente attenti al prezzo e alle occasioni dell’ultimo momento e gli stranieri che, invece, prenotano con molto anticipo per garantirsi la certezza della località e della struttura preferita - osserva Melacca - e diversa é anche la lunghezza del soggiorno: in media dura tre notti per gli italiani e una settimana per gli stranieri”.
Nessuna sorpresa invece per le tipologie degli ospiti. Al primo posto c’è la famiglia con figli piccoli. “Il vero elemento vincente che contraddistingue le vacanze in agriturismo nel 2014 - conclude il presidente di Agriturist - è la connotazione fortemente agricola delle aziende, che registrano anche un più 10/20%. Ad entusiasmare gli ospiti sono soprattutto le visite guidate con degustazione in cantina, le passeggiate a cavallo e quelle nell’orto e nei mandorleti, il cicloturismo, i corsi di cucina e quelli di avvicinamento alle attività agricole”.

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