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PER PASQUA È LA TRADIZIONE REGIONALE LA VERA PROTAGONISTA DELLE TAVOLE. TRIONFANO AGNELLO, UOVA, E VERDURE DI STAGIONE REINTERPRETATI SECONDO LA “CUCINA DELLA NONNA”. PAROLA DI CHEF E FOODBLOGGER. FOCUS - LAV: “NON MANGIARE L’AGNELLO A PASQUA”

Per Pasqua è la tradizione regionale la vera protagonista delle tavole degli italiani. Trionfano agnello (46%), uova (43%), e verdure di stagione come carciofi (36%), fave (32%), cereali (28%), patate (25%), reinterpretati secondo la “cucina della nonna”. Parola di 130 esperti tra chef, foodblogger e nutrizionisti, interpellati da “Polli Cooking Lab”, l’osservatorio sulle tendenze alimentari dell’omonima azienda toscana. A spiegarci il perché di questo trionfo di ricette locali fatte con prodotti “made in Italy” sono gli stessi chef che affermano: “i sapori classici rassicurano la gente (34%), vengono facilmente ricollegati al momento di festa (28%), e sono realizzati con ingredienti che hanno un costo inferiore sul mercato (24%)”.
Ma cosa rappresenta la Pasqua a tavola per gli esperti? Per il 58% è un momento importante perché è un’occasione per riscoprire le specialità regionali mentre per il 47% coincide con la presenza di interessanti prodotti della terra legati alla stagione. Non mancano, poi, i consigli su come interpretare la Pasqua di quest’anno: la maggioranza degli esperti intervistati (81%) raccomandano di preparare per l’occasione pietanze legate alla tradizione ed al “made in Italy,” il 45%, invece, propone piatti regionali, strettamente legati al territorio d’appartenenza.
“Per la Pasqua suggerisco raviolo aperto di quinoa nera con ovetto di quaglia al latte e asparagi su pesto di rughetta; un piatto nelle mie corde, con ingredienti di stagione - afferma Monica Neri, vincitrice della prima edizione di “The Chef”, il talent dedicato ai talenti della cucina italiana - Questo primo piatto, non contenendo glutine, è adatto anche a chi è celiaco ed è molto bilanciato dal punto di vista nutrizionale. Oggi la quinoa è un ingrediente che utilizzo molto, è l’infiorescenza di una pianta erbacea simile agli spinaci, spesso scambiata per un cereale, ma a loro differenza è più ricca di proteine e meno di carboidrati”.
“Nel Resort di Vallefredda, che ha da poco ricevuto una stella Michelin, la tradizione della Pasqua si incontra con quella della cucina, con prodotti unici e genuini che danno un linguaggio originale ai piatti ma allo stesso tempo non dimenticano le tradizione tramandata - afferma Antonello Colonna, chef stellato del ristorante Open Colonna - Per Pasqua verrà molto utilizzata la carne di capretto, come vuole la tradizione italiana, anche se questa consuetudine risale alla tradizione ebraica. Il capretto è una carne tenera e gustosa, molto apprezzata nella cucina italiana, anche per la facilità e semplicità con cui può essere servito a tavola. La carne di capretto è affine a quella di agnello e si prepara aggiungendo odori ed erbe aromatiche per rendere più intenso il sapore”.
Sulla preparazione della tavola di Pasqua, la parola passa ai foodblogger, secondo i quali occorre, anche in questo caso, puntare sulla tradizione (42%), evitando inutili sfarzosità (31%), scegliendo colori classici come il giallo (24%) e il verde (21%), con oggetti funzionali (18%) ed emozionali (22%), non soltanto belli da vedere. “Per me la Pasqua è assolutamente legata alle uova - afferma la foodblogger Paola Sucato - sia nella preparazione dei piatti come nel caso della torta salata, ripiena con formaggi e verdurine primaverili, sia nell’allestimento della casa, prendendo ad esempio uova sode, colorarle, decorarle e quindi collocarle in diversi punti della casa. Per quanto riguarda la preparazione della tavola, si utilizzeranno pochi oggetti ma essenziali, in cui protagonisti saranno colori come il giallo uovo e il verde acido, i quali rimandano al concetto di luce del giorno e di primavera, dello stare fuori all’aria aperta”.
Info: www.pollicookinglab.it

Focus - “Non mangiare l’agnello a Pasqua”, video shock di Animal Equity. Campagna animalista contro la strage. La Lav: “Ogni anno abbattuti 450.000 capi”
Si chiama #Salvaunagnello, la campagna promossa da Animal Equity per sensibilizzare contro le “stragi” di Pasqua. La campagna, con tanto di petizione, è corredata però da un video shock con cui si mostrano i metodi con cui alcuni allevatori abbattono i capi destinati al macello.
“Animal Equality ha continuato senza sosta il lavoro investigativo per mostrare la realtà che si cela dietro la produzione di carne d’agnello e capretto, rivelando una realtà che neanche lontanamente riusciresti ad immaginare”, si legge sul sito dell’associazione.
“Un nuovo sconvolgente video, accompagnato dalla voce narrante dell’attrice Claudia Zanella e frutto di un’indagine sotto copertura, svela tremendi atti di crudeltà e maltrattamenti perpetrati nei confronti di agnelli e capretti all’interno di allevamenti e macelli italiani a ridosso della Pasqua 2014”.

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