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Robobank e la Cina ... Consigli di Borsa: Treasury Wine Estates non è l’unica ... Vendemmia 2016 a Ningxia, calo nella normalità ... Austria, vendemmia ridotta, qualità elevata ... Brexit & distributori inglesi
a cura di Andrea Gabbrielli

- Robobank e la Cina

Secondo il nuovo rapporto di Rabobank, le imprese che hanno continuato ad investire in Cina “nel più grande mercato di importazione di vino del mondo”, vedranno un incremento delle attività. Il rapporto - presentato alla conferenza internazionale Wine Vision a Sonoma (California) - spiega che mercato del vino cinese sta cambiando e ora si sta allontanando dal settore dell’intrattenimento e del business governativo, orientandosi verso i giovani consumatori al dettaglio. Il senior analyst di Robobank, Marc Soccio, ha detto che l’evoluzione dei consumatori cinesi è stata fondamentale per la recente inversione di tendenza nella domanda di vino importato.
“Con gran parte del mercato precedentemente rivolto al settore dell’intrattenimento e del business governativo, recentemente abbiamo registrato un cambiamento significativo nel modo in cui il vino viene distribuito, acquistato e consumato in Cina”, ha detto Soccio. “Ora c’è uno spostamento verso un acquirente al dettaglio più giovane che sta cercando di dedicare maggiore attenzione al vino e della sua cultura anche ai fini di una conoscenza più attenta. Inoltre i giovani sono più disposti ad acquistare il vino per il proprio consumo personale e sociale piuttosto che regalarlo come faceva la vecchia generazione”.
Il rapporto ha anche rivelato che l’incremento del commercio elettronico, alimentato da acquirenti altamente connessi, è stato impressionante, come dimostrano i dati delle vendita on-line e i risultati del portale di distribuzione Alibaba e della sua promozione “Single’s Day” del novembre 2016. La giornata di promozione ha visto le vendite in tutte le categorie di consumatori un successo da $ US 17.8 in crescita rispetto ai $US 14.3 dell’anno scorso e agli $ US 9.3 miliardi del 2014.
“Alibaba è piuttosto noto ma è solo una delle miriadi di siti attualmente in lizza per conquistare il consumatore cinese. Tutto ciò offre delle nuove opportunità alle imprese vinicole”, ha detto Soccio. “L’età media degli abbonati ad Alibaba per la piattaforma di vendita al consumatore, Tmall, è di solo 27 anni. Ciò rende la piattaforma uno strumento importante per coinvolgere i consumatori più giovani. I siti di vendita inoltre stanno diventando sempre più uno strumento utilizzato dalle aziende vinicole per capire le politiche di prezzo”. Soccio, però, ha anche avvertito che la gestione di queste piattaforme di vendita è una scienza in continua evoluzione che potrebbe diventare difficile gestire per le aziende vinicole.
Sempre secondo Robobank, i recenti cambiamenti e la crescita del mercato del vino cinese ora ha fondamenta più solide. “La domanda sembra essere ben supportata dal modo in cui i più giovani e sempre più ricchi consumatori cinesi, gravitano attorno al vino e alla sua cultura, di cui sono particolarmente beneficiate i marchi esteri”, ha detto Soccio.

Fonte: http://www.weeklytimesnow.com.au


- Consigli di Borsa: Treasury Wine Estates non è l’unica

È stato un altro anno incredibile per Treasury Wine Estates Ltd e dei suoi azionisti. Infatti grazie soprattutto ad uno straordinario balzo dell’utile netto (+131%), dopo le imposte di $ 179 milioni, il prezzo delle azioni della società è schizzata in alto del 25% da inizio anno. Chiaramente vi è una crescente domanda di prodotti australiani in tutto il mondo e la società si sta avvantaggiando. Ma non è l’unica. Ci sono altre tre società quotate nella Borsa australiana che aspirano a diventare come Treasury Wine Estates.

Australian Vintage Limited
Si tratta della società proprietaria dei marchi McGuigan, Nepenthe e Tempus Two Wines. I suoi risultati sono stati negativamente influenzati dal forte calo della sterlina britannica a seguito della Brexit ma la società sta facendo progressi significativi nel mercato cinese. Le vendite in volume in Cina sono aumentate del 52% nell’esercizio 2016. Al prezzo corrente Australian Vintage Limited sarebbe un grande acquisto da tenere d’occhio per gli investimenti.

Broo Ltd
La società birraria nell’ultimo periodo ha fatto un giro sulle montagne russe. Le sue azioni sono salite vertiginosamente oltre il 20% alla fine del mese scorso subito dopo che la società ha annunciato di aver stilato un accordo per la distribuzione in Cina. L’ingresso di Broo nel più grande mercato della birra del mondo è uno sviluppo entusiasmante anche perché le sue vendite nel mercato domestico sono calate. Le vendite australiane di Broo sono state di A$ 516.334 nell’anno fiscale 2016, giù del 28,5% da 722.571 A$ in FY 2015.

Gage Roads Brewing

Questa società di birra artigianale ha avuto un anno da dimenticare dopo la perdita come azionista di maggioranza della Woolworths Limited. Ma ha risposto positivamente e ha firmato un nuovo accordo di distribuzione con Metcash Limited attraverso il suo brand Australian Liquor Marketers. L’accordo darà l’opportunità alla Gage Roads Brewing di entrare in 12.000 alberghi, negozi di liquori, ristoranti e altri locali autorizzati in ogni stato australiano. Gage Roads è giù, ma non fuori. Vorrei suggerire agli investitori di tenere duro e aspettare di vedere come va il nuovo affare prima di investire.

Fonte: www.fool.com.au


- Vendemmia 2016 a Ningxia, un calo nella normalità


Ningxia, la regione vinicola cinese più importante del paese, avrà un calo della produzione di vino del 5% sul 2015, a causa delle forti precipitazioni nel settembre 2016, sostiene Li Demei, il massimo esperto del vino in Cina.
In un’intervista telefonica con db (Drink Business) HK, Li ha detto che le inondazioni all’inizio di quest’anno, insieme Helan Mountain hanno colpito un paio di cantine, ma i danni non sono stati gravi. Tuttavia, le piogge di settembre hanno innescato una serie di malattie, tra cui la muffa, “il motivo principale per il calo di produzione”, ha spiegato Li, aggiungendo che “un calo del 5% è ancora nel range di normalità”. Come riportato da db HK in precedenza , le previsioni di produzione di vino in Cina nel 2016 parlano di un calo nello Xinjiang in Cina nord-occidentale segnalando un taglio del 30%.
Negli ultimi anni, Ningxia ha fatto breccia nel mercato globale del vino, dopo che delle cantine locali, come Silver Heights e Helan Qing Xue hanno vinto dei premi enologici internazionali. Il Governo locale spera di spingere, entro il 2020, la superficie vitata regionale sino a 700.000 mu (circa 46.667 ettari), che porterà la sua produzione annuale di vino a 200 milioni di bottiglie. L’attuale superficie di Ningxia è 610.000 mu (40,666 ettari). Li, tuttavia, è rimasto cauto, perché ha sottolineato che i nuovi impianti dovrebbero essere basati sulla domanda del mercato e sulla capacità di produzione delle cantine.
“Non sarà così veloce. Credo che sia solo la proposta del Governo” ha detto Li, notando che la domanda di vini Ningxia è in crescita. L’anno scorso, ha osservato Li, alcuni agricoltori locali hanno rimpiazzato i vigneti con altre colture per garantirsi profitti migliori visto che la domanda dei vini in generale dal 2012 ha sofferto ma gli espianti di vigneti in Ningxiaè stata relativamente rara quest’anno, aggiungendo che aziende vinicole della regione stanno diventando sempre meno dipendente da viticoltori, ciò vuol dire che reimpianto su piccola scala non influenzerà la produzione finale. “Per anni nel Ningxia, il modello era dei viticoltori che acquistavano uve da agricoltori locali, mentre più spesso ora, ci sono cantine che coltivano in proprio i vigneti per controllare meglio la qualità delle e dei vini. Quindi il modello è cambiato. Anche se alcuni agricoltori locali stanno espiantando le viti per altre colture, ciò non pregiudica la produzione di vini”, ha spiegato Li.

Fonte: www.thedrinksbusiness.com


- Austria, vendemmia ridotta ma qualità elevata


L’annata 2016 in Austria è stata molto variabile a causa di un andamento stagionale con un inverno mite e il secondo febbraio più caldo degli ultimi 250 anni a cui è seguito un mese di marzo molto secco e da un aprile freddo. Alla fine, un insolitamente caldo, soleggiato e asciutto settembre ha permesso ai grappoli di raggiungere una buona maturazione, mentre le notti più fredde verso la fine del mese ha permesso un ottimale sviluppo aromatico.
Le occasionali precipitazioni in autunno hanno favorito una vendemmia rilassata e senza vincoli di orario. Mentre in Stiria e Burgenland, il calo ha variato dal 50 all’80% a causa delle gelate tardive alla fine di aprile, in gran parte del Niederösterreich i rendimenti sono stati buoni, anche sopra la media. Questa combinazione di fattori ha causato un’impennata dei prezzi dell’uva e del vino sfuso, in particolare Grüner Veltliner. Ciò ha indotto il Ministero dell’Agricoltura ad aumentare la resa massima resa per ettaro del 20 % per l’intero Paese, al fine di portare una certa stabilità al mercato.
L’eccellente qualità dei vini, caratterizzato da particolare delicati aromi di frutta e una fresca acidità , è estremamente gratificante.

Fonte:
www.austrianwine.com

- Brexit, per i distributori inglesi la sopravvivenza non è garantita

Una ricerca degli analisti di mercato della Plimsoll Publishing ha evidenziato che il 40% grossisti e dei distributori di vino del Regno Unito sono considerati in buona posizione per far fronte a qualsiasi potenziale ricaduta dovuta alla decisione del paese di uscire dalla Unione Europea, anche se quasi un terzo del totale potrebbe lottare per garantirsi la sopravvivenza. Il rapporto, si basa sullo “stato di salute finanziario” di 1.223 grossisti e distributori del paese. I risultati dicono che 483 aziende stanno ottenendo buoni risultati nelle attuali condizioni di mercato, e dovrebbe essere in grado di superare eventuali difficoltà del settore. Tuttavia, di queste società prese in esame nel report, ben 387 hanno bisogno di mettere in campo sia delle “misure preventive” sia “piani urgenti” per prepararsi al futuro.
Lo studio ha identificato e analizzato le aree critiche aziendali che portano al successo o il fallimento. I fattori sono stati poi applicati alle 1.223 aziende per evidenziare sia quelle più in forma e sia quelle che mostrano segni di grave debolezza finanziaria. A seconda della salute finanziaria generale, ad ogni azienda è stato dato un voto da uno dei cinque punti:
483 aziende sono “forti” : sono le imprese più forti del settore e stanno mostrando una forte solidità finanziaria;
114 sono state valutate “buono”: queste imprese stanno migliorando lo stato finanziario e possono aspirare a al passaggio alla categoria “forti”;
168 aziende “mediocri”: sono le aziende che potrebbero andare ma hanno bisogno di mettere a punto la loro attività in modo da non scivolare indietro;
168 aziende “attenzione: stanno mostrando i primi segni di debolezza e devono mettere in atto delle misure preventive;
219 aziende sono in “pericolo”: stanno mostrando un grave indebolimento della salute finanziaria aziendale e hanno necessità di mettere in atto dei piani urgenti di risanamento.
“Dal momento della decisione di lasciare l’Unione Europea, il mercato del Regno Unito è stato colpito dalla speculazione e dall’incertezza”, ha dichiarato l’analista senior di Plimsoll, David Pattison.
“La nostra ultima ricerca, tuttavia, suggerisce che la maggior parte dei grossisti e distributori di vino, sono sorprendentemente ben piazzati. Questo non vuol dire che non ci sarà un impatto, ma sono aziende in buona forma per affrontare e rispondere a qualsiasi sconvolgimento”. Pattison ha proseguito: “nessuno in questa fase iniziale è in grado di valutare concretamente le conseguenze del voto Brexit, tuttavia, le aziende che sono classificati come in pericolo hanno due opzioni: possono tenere i nervi saldi e negoziare la loro uscita oppure possono mettere in atto dei piani e cercare di consolidare il loro business. Però una volta che si è preso atto dei segnali di pericolo, allora queste aziende hanno bisogno di agire”.

Fonte: www.just-drinks.com/

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