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Svizzera: stabili consumi di alcol, ma il vino cala ... Sud Africa, il vino di Nelson Mandela ... Germania: Riesling über alles ... Australia: Jacob’s Creek è sempre il numero 1 ... India: cantine italiane in trasferta
di Andrea Gabbrielli

- Svizzera, stabili i consumi di alcol ma il vino cala leggermente
Tra il 2010 e il 2011 non si registrano variazioni significative del consumo di alcol in Svizzera. La diminuzione del consumo di vino (37 contro 38,2 litri effettivi nel 2010) è compensata da un lieve aumento del consumo di birra (57,0 contro 56,6 litri effettivi nel 2010). Da oltre 10 anni, il consumo di bevande spiritose in Svizzera evolve di pari passo con la crescita della popolazione e si mantiene costante a 1,6 litri di alcol puro per abitante. In totale il consumo di alcol in Svizzera è stato di 8,5 litri di alcol per abitante nel 2011 (per consentire il confronto, tutte le bevande alcoliche sono rapportate a un tenore alcolico del 100 per cento del volume). Nell’arco di un secolo, nella Confederazione, il consumo di alcol per abitante si è dimezzato, scendendo da 17 litri di alcol puro nel 1900 a 8,5 litri di alcol puro nel 2011.

- Sud Africa, il vino di Nelson Mandela
La Wine Estate Weltevrede, per celebrare i 94 anni di Nelson Mandela, ha prodotto del vino dalle uve presenti nel carcere di Robben Island, dove l’ex presidente del Sud Africa ha passato buona parte della sua vita in detenzione. Il progetto è scaturito nel 2005, dopo una visita al giardino della prigione nel quale Mandela aveva sepolto il manoscritto del suo libro, “Long Walk to Freedom”. Nel giardino, insieme ad altre piante, c’erano anche delle viti abbandonate. Dopo un restauro dei ceppi durato 3 anni, nel 2012, la prima vendemmia. I 182 kg di uve sono stati raccolti e trasportati nella cantina di Weltevrede, 200 km ad est di Città del Capo, dai quali sono stati ottenuti “The Parable” (La Parabola), vino dolce, e “The Manuscript”, un classico spumante brut del Capo, confezionato in magnum. La prima bottiglia di “The Parable” è stata presentata a Mandela nel giorno del suo compleanno. Entrambi i vini saranno venduti esclusivamente per le aste di beneficienza internazionali.

- Germania, il Riesling über alles
Nonostante il boom del Pinot nero degli ultimi anni, la parte del leone nel vigneto tedesco la continua a fare sempre il Riesling. Nel 1964 i vigneti tedeschi si estendevano per 66.685 ettari dei quali l’85% erano uve a bacca bianca, mentre nel 2011 i vigneti sono diventati 102.096 ettari dei quali il 64% di vitigni bianchi. In quarant'anni, il Pinot nero si è moltiplicato per 6 sino a raggiungere gli 11 756 ettari nel 2011. In Francia, la superficie di Pinot nero è un po’ meno di tre volte superiore a quella tedesco. Il primo vitigno in Germania è il Riesling, con 22.636 ettari nel 2011 (+ 407% dal 1964), seguito da Müller-Thurgau (13.374 ettari), Pinot Noir e Dornfelder. Quest’ultima varietà - ottenuta dall’incrocio di Helfensteiner per Heroldrebe, ottenuta a metà degli anni Cinquanta - ha rapidamente raggiunto un picco di oltre 8.000 ettari piantati. I dati sono stati comunicati dal Deutsches Weininstitut.

- Australia, Jacob’s Creek è sempre il numero uno
Dopo tre anni interlocutori, Jacob’s Creek ha nuovamente recuperato il primo posto nelle vendite del mercato australiano. Secondo un rapporto, stilato da Aztec Market, nel maggio 2012, il marchio è cresciuto sino a rappresentare il 6% del valore totale del mercato australiano del vino da tavola nel quadro di una crescita del 24% di valore dell’intero brand. Jacob’s Creek ha recentemente firmato un accordo di pluriennale collaborazione con leggenda del tennis, Andre Agassi, e come partner ufficiale dell’Australian Open e Wimbledon. Ha ampliato, inoltre, la propria gamma di vini super premium del livello del St. Hugo e ha lanciato dei nuovi vini di Regional Reserve da sei varietali provenienti da sei diverse regioni del South Australia.

- India, cantine italiane in trasferta
Terre Cortesi Moncaro, con il presidente Doriano Marchetti, e la Cantina di Enzo Mecella sono partners italiani dell’azienda vinicola indiana guidata dal professor KT Mane, la Riona Vini Pvt situata nel sud-ovest dello Stato del Maharashtra. La cantina ha i vigneti sulle colline della regione Sahyadri, dove le lunghe giornate di sole e il clima secco favoriscono la produzione di vino. Gli italiani, tra cui l’enologo Giuliano d’Ignazi, hanno il compito di sovraintendere all’allevamento dei vigneti e alla vinificazione, con l’obiettivo di mantenere degli standard elevati. Sono presenti vitigni come Cabernet Sauvignon, Shiraz, Sauvignon Blanc, Chenin Blanc. Riona Vini importa in India i migliori vini della regione Marche: dal Verdicchio al Montepulciano al Sangiovese. In attività anche la Fratelli Wines, una nuova azienda composta da una società di fratelli: lo sono Andrea e Alessio Secci (Charme di Tavarnelle Val di Pesa), i fratelli Sekhri, Kapil e Gaurav e Mohite-Patil, di Ranjitsinh e Arjunsinh. A seguire la produzione l’enologo toscano Piero Masi (Chianti Classico Casa Sola). L’azienda ha una modernissima cantina nella località di Akluj, nel distretto di Solapur, 170 km a sud di Pune. I vigneti, per ora un centinaio di ettari, sono impiantati in tre diversi siti a Motewadi, Garwad e Nimgaon. I programmi prevedono un rapido allargamento della commercializzazione in vari Stati dell’India. Attualmente, la Fratelli Wines commercializza Cabernet Sauvignon, Sauvignon Blanc, Chenin Blanc, Chardonnay, Cabernet franc-Shiraz, Merlot, e un Sangiovese in purezza.

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