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Bordeaux: incertezza sul futuro di 40.000 ettari ... Vendemmie 2011 dell’Est (Russia, Ucraina, Ungheria, Moldavia, Bulgaria, Romania) ... Cina, più domanda di vino australiano ... Nuova Zelanda: frode milionaria nei fine wine
di Andrea Gabbrielli

- Bordeaux, incertezza sul futuro di 40.000 ettari di vigneto
Il ricambio generazionale nel vigneto bordolese, non è garantito. Lo evidenziano i dati dell’ultimo censimento agricolo. La percentuale dei vignaioli ultracinquantenni continua a crescere e ha raggiunto il 54% nel 2010 mentre solo il 17% ha meno di 40 anni (contro il 25% del 2000). Si stima che saranno 61.000 gli ettari di vigneto che dovrebbero passare di mano nei prossimi 10 anni. I dati del censimento confermerebbero i risultati delle precedenti rivelazioni cioè di un peggioramento della situazione futura oltre a una correlazione tra la dimensione dell’azienda e il suo eventuale recupero. Non a caso solo 1 operatore su 3 sa chi sarà il suo successore mentre nel 2000 era 1 su 2. Per i 2.200 vignaioli ultracinquantenni che rappresentano una superficie di 40.000 ettari di vigneto, la successione non è assicurata oppure il problema, con o senza risposta, non si è ancora posto. Il censimento inoltre mette in luce che la superficie media vitata è aumentata a 17 ettari sui 13 del 2000. Da qui la necessità di una sempre maggiore specializzazione delle aziende.

- Le vendemmie dell’est, come è andata nel 2011
Federazione Russa
Nel 2011 la produzione di uva in Russia è stata di 350- 360.000 tonnellate, in aumento rispetto al 2010 (324.000 t). Nel 2010 la superficie totale dei vigneti russi è calata a 60.900 ettari - erano 61.300 nel 2006 - a causa delle gelate che hanno provocato la distruzione di numerosi impianti. Secondo i programmi di sviluppo della vitivinicoltura nella Federazione, i vigneti dovrebbero crescere sino a 111.500 ettari entro il 2020. Nel 2010 la Russia ha prodotto 542 milioni di litri di vino e 223 milioni di litri di spumanti. Il consumo è stato di oltre 1 miliardo di litri, pari al 4-5% del consumo globale.
Ucraina
Secondo l’Associazione dei viticoltori e produttori di vino in Ucraina la vendemmia è stata abbondante e la produzione di vino e di vermuth è in aumento. Nella regione di Odessa che da sola rappresenta oltre il 52-55% del raccolto di uva del paese, l’incremento è del 15%. Nel 2011 la quota di vino tranquillo è diminuita del 41% ma allo stesso tempo la produzione di bevande a base di vino è aumentata di 5-6 volte. Secondo gli esperti tale crescita sarebbe dovuta ai bassi costi di produzione associati ad un’alta redditività di questa produzione. Quest’anno la produzione di vini e altro si attesterà sui 180-190 milioni di litri. Nel 2009 era stata di 181 milioni di litri rispetto ai 160 milioni del 2010. L’industria del vino ucraina sta cercando di elevare gli standard di vinificazione al livello europeo impiegando consulenti stranieri e creando un organismo professionale del vino. Recentemente per opera di Ivan Plachkov, ex ministro dell’energia del paese e fondatore della Kolonist Winery nella regione di Odessa, è stato istituito l’Ufficio ucraino della Vigna e del Vino per facilitare la professionalizzazione del settore. Inoltre ha ingaggiato come consulente il noto enologo Olivier Dauga (Le faiseur du vin) per migliorare la qualità della produzione. Attualmente in Ucraina ancora si utilizzano nomi come Champagne e Porto per designare i vini.
Ungheria
Il raccolto di quest’anno è stato precoce e di quantità contenuta. Si tratta di circa 2,7 milioni di ettolitri, il 15% in meno rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Un mese di giugno particolarmente fresco seguito da agosto e settembre senza pioggia, spiegano i motivi del calo della produzione. I vini bianchi hanno un elevato contenuto di zucchero ma sono carenti di acidità. Inoltre la siccità ha ostacolato l’insorgere della muffa nobile nei vigneti di Tokaj pertanto il vino più emblematico del paese non è stato prodotto.
Moldavia
Secondo il Ministero dell’agricoltura e dell’industria alimentare della Moldavia la vendemmia è pari a 556.000 tonnellate, il 15% in meno sull’anno precedente. Il vigneto moldavo si estende per 144.200 ettari mentre la resa media è stata di 4,1 t / ha rispetto alle 3,5 t/ha dello scorso anno.
Bulgaria
Il 2011 sarà una delle migliori annate degli ultimi 10 anni sia in termini di qualità che di quantità. Il raccolto è stimato in circa 170.000 tonnellate, superiore al raccolto del 2010. Secondo le previsioni dell’Agenzia esecutiva bulgara della vigna e del vino, la produzione nel 2011/2012 potrebbe superare i 110 milioni di litri, contro i 103 milioni di litri dello scorso anno.
Romania
Le stime sulla produzione 2011 si aggirano sui 6,5 milioni di ettolitri e ciò vuol dire il ritorno alla normalità dopo la scarsa vendemmia 2010. La quantità di uva, caratterizzata da una elevata concentrazione zuccherina, è anche buona.

- Cina, in forte aumento la domanda di vino australiano
Nei primi 9 mesi 2011, le importazioni di vino australiano in Cina sono aumentate del 29% sul medesimo periodo 2010. Sono oltre 1.000 le marche presenti nel mercato cinese che ormai assorbe 2.54 milioni di casse di vino aussie. D’altra parte, la Cina per l’Australia del vino rappresenta il quarto mercato di esportazione per valore dopo Regno Unito, Usa e Canada. Il vino australiano occupa circa il 15% del mercato cinese, seguito da Italia, Spagna, Cile e Stati Uniti. Lo scorso anno il noto marchio Jacob’s Creek ha registrato un incremento del 42% delle vendite in Cina, grazie anche al lancio della Winemarker Series e un approccio di marketing molto mirato.

- Nuova Zelanda, frode milionaria per i collezionisti di vino
Simon Gregory Mickleson, ex consulente di “fine wines” alla Webb’s Auction House di Auckland, è stato rinviato a giudizio per una frode di oltre 1,3 milioni di dollari a danno di una lunga lista di clienti benestanti. Secondo le accuse nella sua veste professionale di esperto avrebbe fatto acquisti, spesso non autorizzati, con le carte di credito dei clienti per migliaia di dollari. Inoltre ha speso ingenti somme per vini che non erano nella sua disponibilità ed ha alterato delle etichette. Infatti, pare che abbia cercato di far passare delle bottiglie di Chateu Lafitte 2001 come se fossero della grande annata 1981. Nel 2007 un notissimo chirurgo, il professor Jim Shaw, ha pagato 400.000 dollari per una partita di vino mai consegnata. Mickleson per cercare di rimediare gli ha offerto soldi di ignari clienti e altri vini per cancellare il debito che aveva contratto. Per di più sembra che abbia simulato dei furti di vino per coprire le mancate consegne. Tra le frodi anche l’alterazione di fatture per far credere di avere la disponibilità della collezione Domaine de la Romanee-Conti e di Chateau Petrus, che ha offerto ai collezionisti australiani David Sayer e Janine May. La polizia sta continuando ad indagare.

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