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Francia: Castel acquista Vins Patriarche ... Cina: Moët Hennessy produrrà spumante ... Francia: ammessi nuovi vitigni, anche italiani ... Spagna: Iniesta attaccante e vignaiolo ... Australia: i numeri della Yarra Valley
di Andrea Gabbrielli

Francia, Castel acquista Vins Patriarche
Il gruppo bordolese Castel - classificato, nel 2010, come il terzo produttore di vini del mondo, con 18.000 dipendenti, 587 milioni di bottiglie prodotte, 1 miliardo di euro di fatturato del settore vinicolo e 3,5 miliardi dell’intero gruppo - ha confermato l’acquisto di Vins Patriarche con sede a Beaune (450 dipendenti e 120 milioni di euro di fatturato). L’importo dell’affare non è stato reso noto ufficialmente. La transizione comprende anche la società Kriter Brut de Brut e la sua filiale Société Réunie des Vins (Sorevi), con sede a Mérignac. Secondo quanto è stato comunicato, Château de Meursault e Château de Marsannay sono stati esclusi dalla trattativa così come l’Athenaeum, la Cave du Couvent des Cordeliers ed il Marché aux Vins di Beaune, che rimangono di proprietà della famiglia Boisseaux. Con la nuova acquisizione, Castel diventa “protagonista dei vini di Borgogna e dei vini frizzanti”, diversificando la gamma dei prodotti, mentre Vins Patriarche dovrebbe beneficiare delle sinergie nella commercializzazione pur mantenendo l’autonomia organizzativa della propria struttura.

Cina, Moët Hennessy produrrà spumante
La famosa maison francese Moët Hennessy si appresta a produrre vino spumante in Cina attraverso una joint venture con una locale azienda agricola, la Ningxia Nongken. L’azienda francese curerà la coltivazione di 65 ettari di vigneto nella Cina nord-occidentale e costruirà una cantina per la produzione spumanti con il marchio Chandon, uno dei marchi “non-Champagne”, già attivo in California, Brasile, Argentina e Australia. Con 155 milioni di casse all’anno, la Cina è tra le cinque nazioni top per il consumo di vino seppure il consumo pro-capite rimane al di sotto della media mondiale. Moët Hennessy, comunque, con la proposta di spumante Chandon, punta ad intercettare la sete di vino della Cina sfruttando il costo contenuto dei terreni e della manodopera in aggiunta all’attività di importazione.

Francia, ammessi nuovi vitigni, anche italiani
Si amplia il panorama ampelografico francese. Tre nuovi vitigni a bacca bianca, originari di diversi paesi europei, sono stati inseriti nel catalogo delle varietà ammesse dal Comité technique permanent de la sélection (Ctps). Si tratta di Petite Arvine, presente in Svizzera, del Verdelho B. (Portogallo) e il Parellada B., diffuso in Catalogna. Tra le rosse, sono state presentate domande di iscrizione per Zinfandel o Primitivo (Italia-Usa), Feteasca neagra (Romania), Humagne R (Svizzera), Xarello B (Spagna). L’Institut Français de la Vigne et du Vin (Ifv), inoltre, sta pensando anche ad una ventina di altre, tra cui Fiano, Aglianico, Nero d’Avola e la Malvasia di Sardegna (Italia), Agiorgitiko R., Assyrtiko B., Xynomavro R. (Grecia), Alba Feteasca B. (Romania), Mencia R. (Spagna), Kadarka R. (Ungheria), Mavrud R. (Bulgaria), Periquita R. (Portogallo), Rkasitelli B. (Georgia), Riojano Torrontes B. (Argentina), Touriga Nacional R. (Portogallo). Si tratta di una selezione non esaustiva, basata su criteri di resistenza alla siccità e di adattamento ai cambiamenti climatici. A seconda del luogo d’impianto, questi vitigni saranno comparati a “testimoni” già testati. L’obiettivo è di ottenere un elenco delle varietà più interessanti da impiantare. Recentemente cinque aziende dell’Herault, nel sud della Francia, hanno impiantato estensivamente diversi biotipi di Sangiovese, dal Prugnolo al Morellino al Romagnolo.

Spagna, Iniesta attaccante e vignaiolo
Il famoso attaccante del Barcellona, Andrea Iniesta, miglior giocatore della finale di Coppa del Mondo in Sud Africa - ha segnato il gol della vittoria - ora è anche vignaiolo. Nel 2008 ha, infatti, acquistato una proprietà a Fuentealbilla - provincia di Albacete, nella parte sud est della penisola iberica - sua città natale. A guidare l’azienda, la Bodega SL Iniesta, suo padre José Antonio, che è anche il suo agente. La cantina ha una decina di dipendenti che, in proporzione al numero di abitanti di Fuentealbilla, 2.000, equivalgono a 800 posti di lavoro nel capoluogo di provincia. Nel 2011 ha commercializzato le sue prime cuvée, in un solo negozio di Barcellona, il Sentits Bcn’ (88 bis, Bailén). Si tratta del bianco “Corazon Loco” (5,90 euro) e il rosso Finca “El Carril “ (6,95 euro).

Australia, i numeri della Yarra Valley
La Yarra Valley è il primo distretto vinicolo dello Stato di Victoria, dove la vite è stata impiantata nel 1838. Attualmente la superficie vitata si estende per 3.600 ettari, situati ad un’altitudine variabile tra i 50 e i 400 metri slm, per una produzione di circa 19.000 tonnellate di uva all’anno. La piovosità si concentra nel periodo inverno/primavera mentre l’estate è relativamente fresca, secca e umida anche per effetto della vicinanza dell’oceano. Le giaciture vanno dal terreno argilloso sabbioso alle argille intervallate dal disfacimento della pietra arenaria, colorata di rosso vulcanico. La Yarra Valley è conosciuta per essere una delle principali produttrici di Pinot nero (31%), Chardonnay (30%), Cabernet Sauvignon (11%), Shiraz (8%) e Sauvignon Blanc (7%). Le prime cinque destinazioni di esportazione per i vini Yarra Valley sono: Regno Unito (19%), Cina, Pr (15%), Canada (10%), Giappone (6%) e Svezia (6%). Le cifre si riferiscono al 2010.

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