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Constellation Brand perde colpi su export … Usa: Sarah Palin e le fortune del Syrah Palin … The Sopranos si danno al vino … Il vino Fat Bastard festeggia 10 anni di successi … Argentina: il vino difficile di Depardieu e Magrez
di Andrea Gabbrielli

- Usa, Constellation Brand perde colpi sull’export
Constellation Brand annuncia perdite per 23 milioni di dollari, nel secondo semestre 2008, a fronte di una crescita di 72 milioni di dollari nello stesso periodo dell’anno scorso. Nonostante ciò le vendite vanno a gonfie vele negli Stati Uniti e sono aumentate del 7% al 31 agosto 2008, grazie soprattutto alla performance dei vini premium (che salgono a 782 milioni di euro, segnando un +6%) e di alcolici (pari a 109 milioni di euro, cioè +4%). Tra questi va particolarmente bene la vodka premium Svedka (acquistata dal marchio nel marzo 2007).
Constellation spiega il saldo negativo con le spese necessarie per ristrutturare le attività del gruppo in Australia che non è stato bilanciato dall’incremento delle vendite sul mercato Usa di vodka e vini premium. La performance commerciale negli Stati Uniti è stata utilizzata per coprire la diminuzione delle vendite dei vini di marca sui mercati europei (-3%), australiano e neozelandese (-1%).
- Usa, Sarah Palin e le fortune del Syrah Palin
La discesa in campo di Sarah Palin, governatore dell’Alaska, che ha affiancato il candidato alla presidenza Usa, il repubblicano John McCain, ha avuto un inedito risvolto nella vendita dei vini. A San Francisco, una delle capitali culturali degli Stati Uniti, da sempre di fede democratica, gli appassionati boicottano un vino biologico cileno denominato Syrah Palin che proviene dalla Valle del Limari.
“Il nome Palin è del tutto casuale “ ha affermato l’azienda produttrice che non aveva certo pensato alla governatrice repubblicana quando ha prodotto la cuvée. A fronte della debàcle californiana, nel Texas, territorio di solide tradizioni repubblicane, le vendite di Syrah Palin invece vanno benissimo. Insomma negli Stati Uniti la campagna presidenziale ha già giocato la carta del “dimmi cosa bevi e ti dirò per chi voti”.
- Usa, The Sopranos si danno al vino
The Sopranos è una delle serie televisive Usa di maggiore successo degli ultimi anni e narra delle vicende, a metà strada tra l’esilarante e l’inquietante, di una famiglia mafiosa italo-americana di New York. La serie ha dato vita ad una serie di gadget - il set di bicchieri è in vendita a 12,97 dollari - tra cui una collezione di vini italiani nata da una joint venture tra l’emittente televisiva e la società di import, Vesuvio Wine Import Company. La gamma comprende un Chianti Classico (23,99 dollari), un Chianti Classico Riserva (29,99), un Pinot Nero e un Pinot Grigio (con prezzi che vanno dai 9,99 dollari agli 11,99 dollari). Tony Soprano e i suoi accoliti però non sono del tutto estranei al vino: Federico Castelluccio, che nel telefilm interpreta la parte di Furio Giunta, è nato a Napoli ma si è trasferito nel 1968 a Paterson dove la sua famiglia produce i classici vini del New Jersey.
- Usa, il vino Fat Bastard festeggia 10 anni di successi
Quella di Gabriel Meffre è una delle più importanti case vinicole della Valle del Rodano fondata nel 1930 e sin da allora, con 800 ettari vitati, è diventa uno dei più importanti produttori della zona con base a Gigondas. Il Fat Bastard - da una espressione tipicamente anglosassone ma anche personaggio di un noto film - è una linea di vini che ha iniziato con due etichette, uno Syrah e uno Chardonnay, e ora, grazie ad una gamma di sette vini in 10 anni è diventato uno dei tre primi marchi di vino francese negli Stati Uniti.
Oggi Fat Bastard vuol dire 4 milioni di bottiglie vendute ogni anno in 16 paesi del mondo. Nel 2008, per celebrare dieci anni di successi, è la volta del Fat Bastard Sparkling,uno spumante che si indirizza a tutti i fan di Fat Bastard di tutto il mondo.
- Argentina, il vino difficile di Gerard Depardieu e Bernard Magrez
Al contrario di quanto sostengono molti esperti enologi che operano in Europa, produrre vino in Argentina, nella zona di Mendoza, è difficile soprattutto a causa delle condizioni climatiche. Lo sostiene il socio di Gerard Depardieu, l’enologo francese Bernard Magrez che, insieme all’attore, ha un’azienda dove producono un Malbec che secondo “Wine Spectator” si posiziona tra i “Top 100” della rivista.
Gerard Depardieu ha una grande passione per il vino e accanto al suo lavoro di artista ha sviluppato numerose attività vinicole in diversi paesi in collaborazione con il suo socio e maestro Magrez, che ha consulenze in ogni parte del mondo.
“Credo che il liquido amniotico nella pancia di mia madre fosse vino” scherza l’attore in una intervista allo spagnolo El Mundo. Ed è proprio il vino premiato da “Wine Spectator” l’etichetta preferita dall’attore. La Bienvenida è ottenuta da uve Malbec in purezza provenienti dal vigneto Perdriel allevato nella regione di Mendoza. La caratteristica di questo vigneto di 2,3 ettari è di avere 6.500 ceppi per ettaro, vecchi di oltre 50 anni. “Nel 2005 proprio poco prima della vendemmia venne una tale grandinata sulle vigne che sembrava di essere in Siberia” racconta Magrez.
L’enologo francese dirige cantine a Bordeaux, Languedoc Roussillon, Portogallo, Spagna, Marocco, California, Cile, Uruguay e Argentina, per un totale di 36 aziende.

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