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Cina, la produzione di vino +15% l’anno … Nuova Zelanda, cresce il settore vinicolo … e anche in Australia … Cile, ecco i dati ufficiali della vendemmia 2007 … La prima cantina di Frank O.Gehry sarà in Napa Valley
di Andrea Gabbrielli

Cina, la produzione di vino aumenta del 15% l’anno
La produzione di vino cinese è aumentata del 15% all’anno nelle ultime tre campagne e per questo gli esperti raccomandano una maggiore diversificazione in modo di continuare a soddisfare la domanda crescente delle grandi città. La viticoltura cinese che si estende nella provincia di Shandong nell’est e in Hebei, non distante da Pechino oltre che nelle province nord occidentali di Gansu, Xinjiang e Ningxia, è cresciuta molto rapidamente. Secondo uno studio del Centro ispettivo per la qualità del vino cinese, solo nello Shandong sono più di 30.000 i viticoltori che vendono la loro uva alle principali compagnie vinicole del paese.
L’obiettivo è di arrivare a produrre 800.000 tonnellate di vino nel 2010 a fronte delle 434.000 del 2005 anno in cui sono state importate ben 53.000 tonnellate. Pur essendo il consumo pro capite ancora limitato a 0,3 litri all’anno, il vino sta diventando, specialmente negli abitanti delle grandi città, sempre più popolare anche se i consumi di birra e dei distillati tradizionali continuano ad essere preponderanti.
A ricevere i maggiori benefici di questa sempre maggiore popolarità del vino sono marchi come Zhangyu, Great Wall, Dynasty e Weilong che da soli rappresentano la metà della produzione cinese. Tra i prodotti importati in bottiglia, la parte del leone è dei vini francesi che occupano stabilmente la parte più alta e cara della classifica mentre tra quelli più a buon mercato cileni, argentini e sudafricani occupano spazi importanti insieme agli spagnoli. Per i vini comuni in Cina più che altro si ricorre allo sfuso importato dall’estero e poi imbottigliato in loco, Shangai (50%), Beijing (25%) e il resto nel sud, soprattutto nella provincia di Canton.

Nuova Zelanda, i numeri della crescita del settore vinicolo
La Nuova Zelanda è da tempo considerata, insieme all’Australia, il paese vitivinicolo emergente grazie ad uno sviluppo avvenuto in un lasso di tempo, tutto sommato, assai breve. Per meglio capire le dimensioni di questo fenomeno, ecco evidenziate le tappe della crescita negli ultimi 10 anni.
Secondo gli ultimi dati (2006) le cantine in attività sono 530, erano 358 nel 2000 e 238 nel 1996. I vigneti attualmente si estendono per 27.000 ha (ettari) (dato provvisorio Oiv; è quasi la superficie vitata della Lombardia, ndr), nel 2000 erano 10.197 ha mentre nel 1996 erano 6.610 ha. Dal punto di vista dell’ubicazione (dati 2006) nelle varie regioni vinicole, la più estesa è Marlborough 11.488 ha pari al 51% della superficie complessiva, seguita da Hawkes Bay con 4.346 ha (19%), Gisborne con 1913 ha (8%), Central Otago 1.253 ha (6%), Canterbury 925 ha (4%), Wairarapa 777 ha (3%), Nelson 695 ha (3%), Auckland 504 ha (2%) e altre località minori 715 ha (3%).
I principali vitigni coltivati sono Savignon Blanc 8.860 ha (39%), Pinot Noir 4.063 ha (18%), Chardonnay 3.779 ha (17%), Merlot 1.420 ha (6%), Riesling 853 ha (4%), Pinot Gris 762 ha (3%), Cabernet Sauvignon 531 ha (2%), Gewürztraminer 284 ha (1%), Semillon 229 ha (1%), Syrah 214 ha (1%), altri vitigni 1621 ha (7%).
Nel 2006, la produzione è stata di 1.332 (in 1.000 hl) mentre l’esportazione è stata di 58 (in 1.000 hl) ; nel 2000, produzione 60 ed export 19; nel 1996 produzione 57 ed export 11. Dal punto di vista delle percentuali delle esportazioni per paese in valore, in testa il Regno Unito (33%), Usa (27%), Australia (24%), Canada (4%), Paesi Bassi (2%), Irlanda (2%), Giappone (1%), altri paesi (8%).

… e quelli dell’Australia negli ultimi 10 anni
Se nella campagna 1995/1996 le aziende erano 892 ora nel 2005/2006 sono diventate 2008, con una crescita del 125%. Dal punto di vista degli addetti erano 15.740 ora sono diventati 31.000 con un aumento del 51%. Anche la superficie vitata è più che raddoppiata passando dai 65.000 ettari (ha) del 1995/1996 ai 158.000 (+143%) del 2005/2006. Secondo i dati recentemente pubblicati dall’OIV (giugno 2007) in realtà gli ettari dovrebbero essere già a quota 169.000 ha con una produzione 14.263 (in 1000 hl). Se le esportazioni nel 1995 erano pari a 511 milioni di U$ adesso i milioni sono diventati 2.365 con un un aumento del 363%. A lievitare sono anche i consumi domestici passati da 3,10 milioni di hl a 4,31 milioni di hl. Insomma nonostante molte difficoltà dovute ad eventi meteo sfavorevoli e soprattutto alla scarsa reddittività delle aziende, la situazione continua ad essere in piena espansione.

Cile, i dati ufficiali della vendemmia 2007
Il Servicio Agrícola y Ganadero del Cile ha comunicato i dati ufficiali e definitivi relativi alla vendemmia 2007. La produzione è stata di 8,28 milioni di hl (ettolitri) invece di 8,44, come era stato stimato in precedenza. Dopo il ribasso del 2% la situazione si configura con 7,04 milioni di hl di vini d’Origine (secondo la locale regolamentazione in materia) dei quali il 42,4% pari a 2,97 milioni di hl sono di Cabernet, Merlot con il 14,3% è al secondo posto davanti al Sauvignon (13,2%), allo Chardonnay (9,1%), Carmenere (8,0%) e Syrah (3,8%).

La prima cantina di Frank O.Gehry sarà in Napa Valley
Frank O. Gehry, uno dei più famosi architetti del mondo, noto per il Guggenheim Museum di Bilbao e per il Walt Disney Concert Hall di Los Angeles e tantissime altre opere, disegnerà la nuova cantina di Craig e Kathryn Hall, la Hall Winery di St. Helena in Napa Valley. Il progetto che comprende anche la ristrutturazione degli storici edifici esistenti, sarà terminato nel 2010 e prevede la costruzione di una nuova cantina con l’impiego di materiali quali vetro, pietra, legno e gesso che riprenderà le sinuosità delle colline e dei vigneti della Napa Valley. L’architetto pur essendosi gia cimentato in Roja con la Città del Vino del Marqués de Riscal dove ha progettato l’edificio che raccoglie un hotel, una spa per la vinoterapia, un ristorante, una sala convegni e un museo del vino, fino ad oggi non aveva mai costruito cantine. Il progetto è stato approvato anche dalla comunità locale dopo una vivace opposizione iniziale. Gehry a questo proposito ha commentato dicendo “La democrazia è complicata ma ne vale la pena”.

A tutti i lettori della rubrica, buone vacanze.
A tutti gli amici vignaioli, buona vendemmia.

Andrea Gabbrielli

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