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Vino: 20% etichette in carte ristoranti Usa sono italiane. WineNews, Toscana domina tra preferenze commensali ... Nei ristoranti degli Stati Uniti, a partire dal 2008, l’anno della crisi, i consumi di vino si sono spostati, proprio come in Italia, dalla bottiglia al bicchiere. Lo riferisce il sito WineNews.it, riportando il Restaurant Poll n. 27 del Wine & Spirits Magazine (www.wineandspiritsmagazine.com) che sottolinea come il consumo al bicchiere non risponda più tanto all’esigenza di fare economia, quanto a quella di abbinare ad ogni portata il vino giusto, assaggiando nell’arco dello stesso piatto due o tre etichette diverse. Del resto, non si può certo parlare di taglio dei costi quando il prezzo medio al bicchiere delle dieci aziende più presenti nelle carte dei vini è di 14,72 dollari, con 4 etichette che superano addirittura i 20 dollari al bicchiere. A beneficiare di questa tendenza, grazie al dollaro forte, sono soprattutto le etichette del Vecchio Mondo, con i vini Usa che, nei menu dei 3.000 ristoranti sondati, rappresentano appena il 42,6% della proposta enoica. E le buone notizie sono tutte per l’Italia, con le etichette del Belpaese che valgono il 19,7% dell’offerta totale, con la Toscana a dominare tra le preferenze dei commensali. Marchesi Antinori che conquista la posizione n. 5 nella classifica delle aziende più presenti nelle carte dei vini, dietro a tre californiane, Cakebread Cellars, Jordan Vineyard & Winery e Merry Edwards, e aLa Rioja Alta, portabandiera di un Paese, la Spagna, che ha raggiunto una quota del 7,5% della proposta enoica nei ristoranti Usa.

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