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Sondaggio Winenews/Vinitaly - Estate, tempo di tradimenti anche a tavola: è infedele al proprio vino abituale e si fa sedurre da nuove etichette l’84% degli eno-appassionati. In estate addio rosso, boom per bianchi e bollicine
di Eleonora Ciolfi

Se è vero che l’estate è la stagione prediletta dagli italiani per le avventure extra-coniugali, non c’è dubbio che sia la cornice ideale anche per le infedeltà a tavola: l’84% degli eno-appassionati “tradisce” i vini che beve abitualmente in favore di nuove, sconosciute e più seducenti etichette, scovate in particolare nei luoghi di vacanza. E se in inverno si bevono prevalentemente vini rossi (61%), in estate vincono decisamente i bianchi (42%) e le bollicine (33%). Sono i risultati del sondaggio di www.winenews.it, uno dei siti di riferimento degli amanti del buon bere in Italia, e Vinitaly (www.vinitaly.com), evento di riferimento dell’enologia internazionale, al quale hanno risposto 1.371 enonauti, ovvero amanti di vino & internet.
Il bello delle vacanze è proprio quello di stravolgere piacevolmente le proprie abitudini, abbandonando i ritmi consueti per farsi sorprendere dal nuovo: la scelta del vino da mettere in tavola non fa eccezione, tanto che l’84% degli enonauti dichiara che in estate ama cambiare, abbandonando le etichette bevute in prevalenza durante il resto dell’anno per sperimentare vini mai assaggiati prima. Il forte desiderio di cambiamento coinvolge sia i marchi, sia le tipologie: ben il 93% afferma di non rimanere fedele a nessun marchio, a fronte di un 7% che invece si affida comunque ad uno stesso brand di riferimento. Ma nei mesi caldi mutano soprattutto le tipologie scelte: nel resto dell’anno la parte del leone la fanno i vini rossi, scelti dal 61% degli appassionati, insieme ad un 19% che beve prevalentemente bianchi, un 17% che preferisce le bollicine ed un 3% che si orienta sui rosati. In estate queste percentuali subiscono una radicale mutazione: il 42% degli eno-appassionati versa nel bicchiere vini bianchi, il 33% sceglie le bollicine, il 18% preferisce i rosati (tipologia che registra una crescita esponenziale), mentre i rossi, bevuti solo dal 7%, vengono saggiamente riservati a più adatte temperature.
Per le loro liaisons dangereuses nel bicchiere, gli eno-appassionati si orientano sui vini scovati nei luoghi in cui vanno in vacanza: al mare o in montagna, in agriturismo o nei centri d’arte, sono i vitigni del territorio, spesso introvabili nella propria enoteca o supermercato abituale, ad esercitare un fascino irresistibile, anche perché sono proprio i vini autoctoni il migliore abbinamento con la cucina locale. Solo il 3% degli enonauti in vacanza beve le stesse etichette di sempre, conosciute e in grado di garantire sicurezza e affidabilità, contro una maggioranza schiacciante del 78% che invece sperimenta i vini del territorio. Il rimanente 19% cambia comunque le proprie abitudini nei mesi estivi, sperimentando nuovi vini in generale.
Ma cosa mettono in valigia gli eno-appassionati prima di tornare a casa? Per prolungare il più a lungo possibile i sapori e i profumi delle vacanze, nulla di meglio di un souvenir eno-gastronomico: il 49% acquista vino del territorio, il 40% si orienta su salumi, formaggi, pasta e prodotti tipici, mentre l’11% sceglie oggetti di artigianato.
Infine, ecco l’identikit degli enonauti che hanno risposto al sondaggio di WineNews: appassionati del buon bere e del buon cibo, hanno una grande dimestichezza con le nuove tecnologie ed una quotidiana frequentazione di internet. Sono in maggioranza maschi (76%), il 45% di loro ha un’età compresa fra i 35 e i 50 anni, hanno un elevato titolo di studio (l’85% ha conseguito il diploma di scuola media superiore o la laurea) e godono mediamente di un buon livello socio-economico.

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